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SULLE TRACCE DEI LONGOBARDI IN CAMPANIA

BELLONA, UN COMUNE IN PROVINCIA DI CASERTA, A 16 CHILOMETRI DAL SUO CAPOLUOGO E 46 CHILOMETRI DA NAPOLI PUO’ ESSERE FONTE D’INTERESSE PER VISITARE UN ATTRATTIVO SITO DI REPERTI E MONUMENTI DI DIVERSI PERIODI STORICI

Convento di Bellona

Se si potesse raggiungere sarebbe bellissimo visitare il Convento di Bellona, sul Monte Rageto, attualmente amministrativamente appartenente al comune confinante di Pontelatone. Purtroppo non esiste una strada decorosa per arrivarci, ma bisognerebbe guidare una jeep di tipo militare per attraversare sentieri fangosi ed erbosi in aperta campagna o scollinare su mulattiere rocciose, per poter raggiungere questo edificio religioso edificato nel 1607 su progetto dell’architetto Ambrogio Attendolo, dedicato a Maria Santissima di Gerusalemme e affidato ai padri serviti.

Entrando invece nel territorio di Bellona, è in pieno stato di abbandono, l’antico nucleo urbano di Sicopoli (il nome che gli avevano dato i Longobardi n.d.r.), poiché le pietre che lastricavano una delle strade, o meglio pochi basoli di roccia, sono ammassate nei pressi di un muro di cinta tra alberi di ulivo.

Una delle piazze più importanti, o meglio quella principale, è intitolata a Umberto I, ove è stata apposta una lapide ai Caduti, sulla Torre dell’Orologio. Poco distante si può visitare la Chiesa del Santo Patrono, San Secondino, di forma ottagonale con vetrate dipinte all’entrata, la statua del Santo e l’Effige di Maria SS. di Gerusalemme trasportata qui quando fu abbandonato il convento di cui abbiamo poc’anzi dato informazioni.

Il corso principale, dove avviene la movida perché pieno di locali pubblici e negozi alla moda, è il Corso Regina Elena, un viale che dovrebbe essere zona pedonale per poterlo apprezzare come meriterebbe, ed invece è un senso unico per le auto…

Il monumento più importante di questo nostro viaggio, però, è il Mausoleo dei 54 Martiri, sito in un’ex cava, dove durante la Seconda Guerra Mondiale avvenne una strage di civili ad opera dei nazisti. Per questo motivo la città di Bellona è stata insignita della Medaglia d’oro al valor militare nel 1998 dall’allora Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro.

Anche stavolta si sono potute apprezzare le bellezze artistiche, storiche, architettoniche, sociali e archeologiche di un comune poco rinomato, ma anch’esso in uno stato di poca cura da parte delle amministrazioni locale e regionale.

di Gerardo Moretta

Natoconlavaligia Redazione

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