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NABUCCO 2018, IL VINO ROSSO DI MONTE DELLE VIGNE SI PRESENTA CON UN ABITO TUTTO NUOVO

Il grande rosso dell’azienda parmense arriva sul mercato con un packaging 100% sostenibile. La prima annata firmata dall’enologo Luca D’Attoma

 

Ad Ozzano Taro, una frazione di Collecchio, in provincia di Parma, si incontra l’azienda vitivinicola Monte delle Vigne. I 60 ettari di vigneto sono adagiati nel territorio di  produzione del vino DOC Colli di Parma. Ad ovest si trovano i vigneti di Barbera e Lambrusco, sui piani il Merlot e ad est le uve bianche: Malvasia, Sauvignon e Chardonnay. Nel Chiuso del Lago, piccolo appezzamento con esposizione nord-ovest, il Cabernet Franc.

 Dell’azienda fa parte anche l’Antico Casale delle Vigne. Un piccolo resort totalmente immerso in uno scenario di naturale e rara bellezza, con quattro camere matrimoniali, ciascuna con una spettacolare vista sul paesaggio. Una location dedicata all’ospitalità ricca di fascino e suggestione,  a disposizione dei clienti dell’azienda e dei turisti interessati all’enogastronomia, uno splendido spazio con ampie vetrate affacciate sul verde, per convention commerciali, meeting aziendali, convegni, workshop, matrimoni e altri eventi conviviali.

Il 2021 per il Monte delle Vigne si è aperto con varie novità. Una di queste riguarda il Nabucco, il grande rosso fermo prodotto dall’azienda parmense dal lontano 1992.  La novità è che arriva sul mercato con una rinnovata veste grafica che rappresenta al meglio i valori guida del percorso aziendale intrapreso negli ultimi anni dall’azienda – sostenibilità, riciclo e attenzione all’ambiente – e che vuole rendere omaggio alla grandezza di questo vino.

“Per realizzare la nuova etichetta di Nabucco 2018 – commenta Lorenzo Numanti, amministratore delegato di Monte delle Vigne – abbiamo scelto una carta inglese, la Savile Row, un omaggio alla famosa strada londinese dove sono nate le firme di alcune delle migliori sartorie mondiali. Come un gentiluomo si distingue tra la folla grazie agli abiti su misura che indossa, così la nuova veste grafica del primo nato in casa Monte delle Vigne deve renderlo unico e indimenticabile. Un vino dall’essenza autentica, un vero e proprio ritorno alle origini della cultura vitivinicola reinterpretato nella nuova visione di Monte delle Vigne che abbraccia la sostenibilità”.

Tappo in sughero naturale rinnovabile al 100% per una produzione con il minor impatto ambientale tra le chiusure per vino, capsula totalmente plastic free e carta Savile Row biodegradabile e riciclabile per l’etichetta.

Negli anni Nabucco ha saputo costruire l’immagine dell’azienda e ne ha posto le basi della cultura vitivinicola: è il simbolo di Monte delle Vigne e della sua caratteristica peculiare, la produzione di vini fermi in un territorio dove per tradizione dominano i frizzanti.

“Il sentimento sbocciato in me quando ho assaggiato Nabucco per la prima volta tanti anni fa – ricorda il presidente Paolo Pizzarotti – è stata la sorpresa di una qualità imprevedibile e che annunciava già la capacità di una notevole tenuta nel tempo. Una crescita costante che abbiamo constatato poi mantenersi annata dopo annata. Nabucco è un vino prezioso e senza tempo, dove si concentrano tutti gli elementi che meglio rappresentano Monte delle Vigne: l’idea di impresa, il sogno di mio padre Pietro, la ricerca della qualità e la fedeltà ai nostri ideali”.

L’annata 2018 è la prima realizzata in collaborazione con l’enologo Luca D’Attoma. “Nabucco 2018 è un vino che ha una spiccata personalità – ha affermato D’Attoma – dove la barbera è l’attore principale e rappresenta l’essenza della freschezza nei profumi e nei sapori. Questo grazie alla vocazione e alla profonda qualità dei suoli e del microclima di Monte delle Vigne”.

Natoconlavaligia Redazione

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