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NUOVE TAPPE – ALLA SCOPERTA DEI BORGHI PIU’ BELLI D’ITALIA IN TRENTINO

A INIZIO NOVEMBRE, INFATTI, IL CONSIGLIO DIRETTIVO DELL’ASSOCIAZIONE HA ACCOLTO LE PROPOSTE DEL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO DELIBERANDO L’AMMISSIONE DI 12 NUOVI BORGHI ALL’INTERNO DELL’ASSOCIAZIONE E TRA QUESTI ANCHE QUELLI TRENTINI DI LUSERNA/LUSERN E PIEVE TESINO

IN TOTALE, QUINDI, SONO OTTO I BORGHI TRENTINI NELL’ASSOCIAZIONE “I BORGHI PIU’ BELLI D’ITALIA”

Luserna tra i borghi piu’ belli del Trentino

I due nuovi entrati si aggiungono a Mezzano, Vigo di Fassa, Canale di Tenno, Rango, Bondone e San Lorenzo – Dorsino. Appartati tra le montagne, questi piccoli borghi storici sono inconfondibili con le loro storie, le architetture tipiche, il grande patrimonio di tradizioni e anche di sapori. Andiamo dunque a conoscere le peculiarità dei nuovi borghi.

Luserna/Lusérn, un piccolo paesino di montagna a 1.333 m, localizzato a Sud Est di Trento, rappresenta ormai l’ultima isola dove la lingua cimbra, un antico Bavarese, viene ancora correntemente parlata dal 90% della popolazione. Appartato e immerso in una cornice naturale di grande bellezza si colloca sul confine centro-meridionale di un grande alpeggio che si snoda nelle zone tra Folgaria, Lavarone e Passo Vezzena.
Si occupano della salvaguardia, della promozione e della valorizzazione della cultura cimbra il Centro Documentazione Lusérn/ Dokumentationszentrum Lusérn, che si propone come sede museale con sezioni dedicate alla storia e alle tradizioni, alla Grande Guerra, alla fauna locale e ai forni fusori dell’Età del Bronzo. La Casa museo “Haus von Prükk” è l’emblema delle tradizioni di questa minoranza: è nata dal restauro conservativo di un antico maso che aveva mantenuto inalterate nel tempo le proprie caratteristiche di dimora contadina ottocentesca.
E proprio in questo luogo così identitario il prossimo 26 dicembre è in programma l’evento Natale alla Haus: grazie ai numerosi figuranti che per l’occasione indosseranno i costumi tradizionali, per un giorno questo edificio ritornerà ad ospitare la vera cultura e le tradizioni cimbre: il filò davanti al fuoco accesso, gli agnellini e vitellini nella stalla, le merlettaie con i loro tomboli, la preparazione dei dolcetti, il lavoro del legno e il racconto delle antiche leggende. E poi i bambini intoneranno, con le loro voci bianche, antiche melodie. Ad accogliere gli ospiti un fumante thé caldo e i biscotti che le nonne di Luserna preparavano per le feste di Natale.

Pieve Tesino – museo cada De-Gasperi – ph©Alice Russolo dallarchivio del Trentino.

Il borgo di Pieve Tesino è noto per aver dato i natali allo statista Alcide De Gasperi (1881-1954) al quale è dedicato il Museo Casa Degasperi. Allungato sulle falde meridionali del cono selvoso del monte Silana che lo difende dai venti del nord, ai suoi piedi si allarga la bellissima conca tesina con le sue interessanti colline moreniche. Pieve, così detto perché da immemorabile data è sede della Chiesa Pievana della valle, si apre a ventaglio ai piedi del Bosco di Santa Maria, ed è disposto su brevi terrazzamenti collegati tra loro da strade trasversali selciate ancora in parte dai “ciottolini” raccolti nel greto del vicino torrente Grigno (affluente del Brenta), e nella parte alta, da ardite scalinate in granito. Conserva ancora la testimonianza del suo intenso e illustre passato negli edifici e nei portali, che risalgono persino al Quattrocento. A segnare profondamente la storia di Pieve e del Tesino furono i venditori ambulanti girovaghi che con le loro stampe artistiche, da questo altopiano raggiunsero i più disparati angoli del mondo, fondando negozi e divenendo anche editori. Oggi il Museo per via raccoglie le testimonianze di quella epopea da più prospettive, di chi partiva per percorrere a piedi itinerari impensabili e delle famiglie che restavano affrontando sfide non meno dure. Si trova all’interno di Casa Buffa Giacantoni, nel centro storico di Pieve Tesino, edificio abitato da venditori di stampe per generazioni. Prodotto tipico del Tesino sono “le Verde”, dei crauti preparati sminuzzando i cavoli cappucci e sottoponendoli a fermentazione lattica, da consumare fredde e condite.

I Mercatini di Natale nei Borghi più belli

E tra poche settimane nei borghi di Rango, Canale di Tenno e Vigo di Fassa si accenderanno le luci e torneranno a rivivere le tradizioni del Natale, direttamente nei portici, nei vòlti e nelle piazzette e in altri angoli caratteristici.
A Rango il mercatino sarà aperto nei weekend a partire dal 14 novembre e anche nei giorni 26, 29 e 30 dicembre per proporre un viaggio gastronomico tra i prodotti dei Borghi più belli d’Italia, per ascoltare le melodie natalizie sotto i portici, o partecipare ai laboratori dedicati alle decorazioni natalizie con materiali naturali e di recupero. A Canale di Tenno, tra le case in pietra aggrappate sul fianco della montagna, il mercatino sarà aperto nel cuore del borgo medievale nei giorni 27 e 28 novembre e poi tutti i sabati e le domeniche fino al 18 e 19 dicembre, con tante bancarelle, collocate nelle cantine e negli avvolti delle abitazioni, colme di prodotti tipici locali e di oggetti confezionati con passione da abili artigiani e hobbisti, oltre ai sapori di questo angolo di Trentino qui rappresentati dalla “carne salada e fasoi”, piatto tipico che risale al 1500. E davvero grazioso il Mercatino di Natale allestito nel cuore di Vigo di Fassa, nei giorni dal 4 al 7 dicembre e dal 18 al 31 dicembre (escluso il giorno di Natale) dalle 15.30 alle 18.30. Nelle casette in legno si potranno ammirare e acquistare prodotti realizzati a mano ed originali idee regalo: addobbi natalizi in materiali naturali, dipinti, suppellettili artigianali, tessuti, creazioni per la casa e decorazioni.


12/11/2021  09:28:14
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