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METE TRENTINE IN PRIMAVERA

GIORNATE CHE SI ALLUNGANO, ORE IN PIU’ DI LUCE E UN TIEPIDO SOLE CHE INVITANO A MUOVERSI, A USCIRE, A TORNARE A VIAGGIARE SEGUENDO LE PROPRIE PASSIONI E PER ANDARE ALLA SCOPERTA DI NUOVE METE O RIVEDERLE CON OCCHI NUOVI NEI PONTI PRIMAVERILI DA APRILE A GIUGNO

Scoprire perché il più prestigioso “passito” del Trentino si chiama “Vino Santo” e assistere al rito della sua spremitura; camminare lungo i sentieri che collegano i borghi e i castelli della val di Non, la valle delle mele, circondati dallo spetta colo della fioritura di distese di meleti, pernottare in un agriturismo e “adottare” un melo di cui a fine estate raccogliere i prelibati frutti. Trento e Rovereto, con le nuove mostre proposte dai loro Musei, vie, luoghi e palazzi da scoprire percorrendo trekking urbani a tema tra i centri storici e le periferie; e, ancora, raggiungere in bici i borghi nelle vallate, ricchi di storie e tradizioni anche gastronomiche da gustare in compagnia attorno ad una tovaglia sui prati in fiore celebrando il più classico rito di primavera, il pic nic en plein air. Sono alcuni suggerimenti per vivere queste giornate mentre la natura si risveglia tutt’intorno

Castello di Rovereto, una meta a primavera (Foto Simonini)
22-25 aprile | Un mare di fiori per rigenerarsi | Val di Non
La trasformazione, con l’avanzare della primavera, è repentina: la Valle di Non, la valle delle mele, da grande distesa verde, in pochi giorni, si colora di un bianco candido e di un rosa tenue. La fioritura dei meli, a fine aprile, è un momento irripetibile per andare alla scoperta di questa valle ricca di piccoli borghi carichi di storia, antichi caselli e ambienti naturali davvero particolari come i canyon che sfociano nel lago di Santa Giustina. La maggior parte si può raggiungere grazie ai numerosi percorsi escursionistici e ciclopedonali, proprio attraverso le distese di meleti in fiore.
L’escursione. Un itinerario tra le fioriture, adatto a tutti, si percorre attorno al capoluogo Cles. Dalla centrale Piazza Fiera si scende fino a raggiungere il maestoso Castel Cles, su un’isolata collina circondata dai meleti, affacciato sul lago di Santa Giustina. Si prosegue in leggera salita lungo il “Sentiero delle Nogare” per raggiungere la frazione di Maiano, nei pressi della chiesetta dei Santi Pietro e Paolo, un punto panoramico sulla valle. Si risale quindi fino all’antico rione di Pez, con la sua piazzetta circondata da case antiche, e il Dosso dove sorge l’antica chiesetta di San Vigilio. Si ritorna quindi verso il centro di Cles seguendo la via Romana, senza tralasciare una visita al Palazzo Assessorile con le sue sale riccamente affrescate.
Per rendere omaggio allo spettacolo della primavera in valle, la Strada della Mela e dei Sapori delle Valli di Non e di Sole ha ideato un programma ricco di eventi e iniziative pensati davvero per tutti, Aprile dolce fiorire, che si svolge dall’14 aprile al 2 maggio (www.apriledolcefiorire.com). Propone passeggiate gastronomiche, pic nic tematici con ricette a base di fiori ed erbe di stagione, itinerari fioriti per ammirare da vicino lo spettacolo della fioritura, escursioni guidate a luoghi speciali come il Santuario di San Romedio, tra i monumenti sacri più belli d’Europa, visite a cantine e distillerie, wine trekking, escursioni con gli asini, curiosi appuntamenti per conoscere meglio il tarassaco, scoprire come e dove raccoglierlo, come cucinarlo e come trasformarlo per beneficiare di tutte le sue proprietà.
La curiositàDormire in agriturismo e adottare un melo. E quale regalo migliore dalla Val di Non? Il melo adottato vi da nuovamente appuntamento sul finire dell’estate, per un giorno da contadini, in cui misurarsi con l’arte del “coir” (raccogliere le mele) e vivere lo splendido paesaggio d’Anaunia, un mosaico di coltivazioni, laghi e castelli-
28 aprile – 1 maggio | Il rifiorir dell’arte | Itinerari urbani alla scoperta di Trento e Rovereto
Nel centro di Rovereto c’è un negozio “sorvegliato” da due Cariatidi disegnate da Fortunato Depero, maestro del Futurismo italiano, mentre a Trento i luoghi in cui nel XVI secolo si svolse il famoso Concilio sono più di quanti si possa immaginare. Sono alcune delle curiosità che si scoprono facendo trekking urbano, un’esperienza che permette di unire un po’ di sana attività fisica al piacere della scoperta e all’amore per l’arte e la storia. Si tratta di passeggiate alla portata di tutti, da percorrere in compagnia di una guida o in autonomia, grazie all’aiuto di mappe e app. Ciò che serve sono scarpe sportive, vestiti comodi, una borraccia da riempire alle fontane che si possono trovare nelle piazze cittadine, ma per aiutare la scelta ecco una breve panoramica dei principali trekking urbani a Trento e Rovereto:
A Trento i più classici sono i percorsi che coprono i luoghi più iconici e storici del centro cittadino: Piazza Duomo, il Castello del Buonconsiglio, il quadrilatero del Sas, piazza Cesare Battisti, il quartiere delle Albere. Si tratta di percorsi facili che durano meno di un’ora e che hanno come filo conduttore tematiche diverse: le memorie del Concilio di Trento, o la “Trento sotterranea”, con i resti del “magnificum municipium” romano, edificato con la locale pietra, bianca e rossa, da scoprire 4 metri sotto l’attuale piano cittadino. Altri si spingono sulle zone collinari attorno al centro, sulle tracce di ville settecentesche, memorie della Grande Guerra e nella natura che si risveglia.
Anche Rovereto, a poco meno di trenta minuti di treno da Trento, propone percorsi di trekking urbano molto interessanti. Protagonista è l’arte, con gli “itinerari deperiani”: una passeggiata che parte dalla Casa d’Arte Futurista Depero, situata nel centro storico della città, e porta alla scoperta della città e dei suoi dintorni, seguendo le tracce del celebre artista trentino. E che ha in serbo alcune chicche per intenditori, come l’antica Cappelleria Bacca, con una interessante sorpresa.
La mostra. Qual è stata l’influenza del padre della Secessione viennese, Gustav Klimt, sull’arte italiana di inizio Novecento? È da qui che parte la mostra “Klimt e l’arte italiana”, al Mart di Rovereto dal 15 marzo al 18 giugno 2023. Punto di forza della mostra sono due capolavori del maestro dell’Art Nouveau, eccezionalmente insieme a Rovereto: si tratta di Giuditta II e di Le tre età della donna. Due opere iconiche, attorno a cui si sviluppa un percorso espositivo di circa 200 opere, provenienti da importanti collezioni pubbliche e private. La mostra, a cura di Beatrice Avanzi e nata da un’idea di Vittorio Sgarbi, ospita i lavori di circa 40 artisti, tra cui Vittorio Zecchin, Felice Casorati, Galileo Chini, Luigi Bonazza, Luigi Ratini e lo scultore Adolfo Wildt.
Il Trento Film Festival, ovvero il primo e più antico (è stato fondato nel 1952 dal Comune di Trento e dal Club Alpino Italiano) festival internazionale di cinema dedicato ai temi della montagna, dell’avventura e dell’esplorazione, è in calendario a Trento dal 28 aprile al 7 maggio 2023. Paese ospite l’Etiopia, e poi proiezioni, mostre, incontri, la rassegna internazionale dell’editoria di montagna. Il programma prossimamente su www.trentofestival.it
28 aprile-1 maggio | La natura si ammira, si ascolta, si assaggia | Val di Sole
Il tarassaco è una pianta millenaria, chiamata con nomi buffi e giocosi: dente di leone, dente di cane, soffione, girasole dei prati, cicoria selvatica e, nella trentina Val di Sole, Zìcoria. Un fiore davvero speciale, sia per le proprietà medicamentose che per le leggende che volano via coi suoi acheni al vento. Il nome tarassaco deriva dall’unione di due parole greche (tarakè, che vuol dire agitazione, confusione, turbamento) e akos (rimedio).
Dal 21 al 25 aprile e dal 28 aprile all’1 maggio 2023 in Val di Rabbi si svolge una golosa rassegna, Zicoria FestiVal di Sole. Un weekend dedicato ad attività e laboratori per scoprire tutti i segreti di questa e di altre particolari erbe di montagna. Giornate da trascorrere tra escursioni accompagnate nel Parco dello Stelvio per osservare il risveglio del bosco, curiosi laboratori di cucina per imparare le ricette primaverili della tradizione contadina, degustazioni di formaggi di malga abbinati al tarassaco nelle sue varie forme, cene per assaporarne il gusto deciso e scoprire tutte le sue importanti virtù.
Con l’occasione sarà possibile camminare in un parco sonoro. Il Parco Sonoro Fruscìo è un percorso immerso in una foresta di abeti e larici, all’interno del Parco Nazionale dello Stelvio. È costruito attorno a sette postazioni sonore ed esperienziali che comprendono campane di legno, mega-carillon collegati agli alberi, tamburi ricavati dai tronchi, trombe giganti per amplificare i rumori del bosco. Non solo: il percorso attraversa anche un “anfiteatro” circolare in metallo lucido che riflette il paesaggio circostante a ricordare uno specchio d’acqua, nonché un “campo triangolare” che comprende tre elementi verticali in legno riforniti di libri, riviste e oggetti vari da poter fruire contemplando il panorama circostante. Particolarmente suggestiva l’ultima tappa, un omaggio al Maestro Arturo Benedetti Michelangeli che porta ad ammirare un pianoforte a coda incastrato su una conifera a 10 metri di altezza.
Emozioni sospese. Tra i percorsi della Val di Rabbi, ve ne è uno che permette di camminare su un ponte tibetano sospeso nel vuoto a 1.366 m s.l.m., sopra le cascate del Rio Ragaiolo. Una passeggiata nella natura che offre una visuale inedita sulla valle e sul torrente che scorre sotto i propri piedi. Il ponte tibetano si percorre in tutte le stagioni, a piedi o con le racchette da neve! Si cammina per più di 100 metri sospesi nel vuoto ad un’altezza che raggiunge circa 60 metri. Emozioni e brividi per tutti: escursionisti esperti, giovani e famiglie.
2-4 giugno | In montagna per camminare con tutta la famiglia | Primiero
A primavera la natura si risveglia e i tiepidi raggi di sole rendono ancora più piacevoli le prime uscite fuori porta con tutta la famiglia. La Val Canali è uno scrigno di biodiversità con itinerari a misura di passeggino, percorsi kneipp e paesaggi straordinari, come la spettacolare vista sulle Pale di San Martino riflesse nelle limpide acque del laghetto Welsperg, uno scorcio che da solo vale il viaggio.
Le Muse Fedaie sono un percorso particolarmente amato dalle famiglie. Si sviluppa tra i prati che circondano la Villa Welsperg, è senza barriere e sul percorso si incontrano delle installazioni che richiamano la ricchezza della biodiversità. Qui è possibile provare anche il barefoot, la camminata a piedi nudi in natura su un percorso sensoriale, installazione dedicata ai tempi del suolo.
Anche in questa stagione gli Agritur della Val Canali danno la possibilità di partecipare a delle attività rivolte in particolare alle famiglie e che prevedono il contatto con la natura e con gli animali della fattoria. L’Agritur Dalaip dei Pape organizza rilassanti passeggiate a cavallo lungo gli itinerari della valle, mentre l’Agritur Broch di Passo Cereda accompagna i propri ospiti all’interno della fattoria per aiutare il fattore nelle faccende quotidiane. Passeggiate a cavallo immersi nella natura che si risveglia anche nella vicina Valle del Vanoi; li propone il maneggio di Simonetta, il Wild Ranch Vanoi.
Chi l’ha detto che mostre e musei sono cose da grandi? Una visita al paese di Mezzano, uno de I Borghi più Belli d’Italia, si trasformerà in una divertente caccia al tesoro. La grande pannocchia, la fisarmonica, il bosco vecchio…: i più bravi non avranno difficoltà a scovare tra le case tutte le cataste di legna nascoste tra le viuzze (le “canisele”) del centro storico, vere opere d’arte e trionfo di creatività.
Curiosità. All’interno del Palazzo delle Miniere, nella vicina Fiera di Primiero, a luglio 2020 è stato inaugurato P-QUÌ, una linea del tempo che narra l’affascinante storia di Primiero. Un viaggio sorprendente raccontato in tappe attraverso colorati allestimenti creati con parte del legname abbattuto dalla tempesta Vaia. Il percorso occupa diverse sale ed è pensato per coinvolgere bambini e adulti. La guana e la lontra sono le due figure che accompagnano il visitatore in questo viaggio tra collezioni permanenti, attrezzi di un tempo e libri dedicati alla storia della valle di Primiero.
2-4 giugno | Alla scoperta del Tesino e della memoria degasperiana | Valsugana
Quale occasione migliore della Festa della Repubblica per recarsi alla scoperta di Pieve Tesino paese che diede i natali al padre costituente Alcide Degasperi!
Il borgo, che è annoverato nel club dei più belli d’Italia, si apre a ventaglio ai piedi del Bosco di Santa Maria, ed è disposto su brevi terrazzamenti collegati tra loro da strade trasversali selciate ancora in parte dai “ciottolini”. Questa è terra di viandanti da tempi antichissimi, attraversata dalla romana Via Claudia Augusta Altinate, e di venditori ambulanti che hanno girato il mondo. Il loro se lo portavano appresso, sulle spalle, nella “cassela”, spingendosi ad ogni angolo d’Europa e oltre per vendere ogni genere di merce utile e trasportabile. Viene da pensare che forse non è un caso se proprio qui nasce Alcide Degasperi padre costituente della Repubblica Italiana e dell’Europa Unita. Qui si visita la Casa Museo a lui dedicata e il Giardino d’Europa, uno dei 4 dedicati ai padri fondatori, dove si passeggia tra le nuove fioriture. Ai venditori ambulanti e alla loro epopea è invece dedicato il Museo per Via all’interno di Casa Buffa Giacantoni. Questi spazi sono gestiti dalla Fondazione Trentina Alcide de Gasperi che con il proprio operato arricchisce, anno dopo anno con eventi e attività il tessuto territoriale e l’esperienza di chi sceglie il Tesino come luogo di soggiorno.

10/04/2023  19:46:05 Nota stampa

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