Da Firenze arriva il profumo Inferno: acquadifirenze - Natoconlavaligia

Gli appassionati del genere possono così rivivere sul grande schermo le trame affascinanti descritte nel libro e per la maggior parte ambientate a Firenze, capitale del Rinascimento italiano che con i suoi scorci dona un’atmosfera ancora più misteriosa alle avventure  di Robert Langdon, professore ad Harvard e stimato esperto internazionale di simbologia religiosa, intrecciate ai misteri nascosti nella vita e nell'opera di Dante Alighieri.

A partire dalla maschera mortuaria del poeta, conservata nel Palazzo Vecchio di Firenze e studiando la mappa dell'Inferno di Dante, disegnata da Botticelli e conservata nella Galleria degli Uffizi, passando per la Basilica di S. Marco a Venezia fino ad arrivare in Turchia, a Istanbul nella Cisterna Basilica, a tutti nota come “Palazzo sommerso”.

Se il libro conduce nella selva oscura contenuta nella trama delle pagine di Inferno, il film è l’occasione per viaggiare in tutto il mondo in un modo diverso ma allo stesso modo fantastico.

Ma ora non solo questo.

Il capolavoro di Dan Brown ha fornito anche l’ispirazione per la nascita del profumo “Inferno” per continuare il viaggio sul piano olfattivo di bellezza e conoscenza.

A crearlo una antica casa profumiera fiorentina, Acqua di Firenze, che crea profumi ed essenze ispirandosi a tutte le bellezze della città.

Un brand che ha creato tre collezioni di profumi; i Gioielli, di cui fa parte appunto Inferno o l’Homo Novus, La Bellezza dell’Amore e Arte in Natura, a cui si aggiunge la nuova fragranza per ambiente dal nome piuttosto evocativo, Anima Mundi.

Dall’Inferno umano, descritto dalla Divina Commedia e diviso in cerchi concentrici sempre più piccoli così come immaginati da Dante, all’Inferno dei sensi che provoca questa nuova fragranza che in un turbinio di note legnose e resine, con accenti di polvere e cenere cadente, scalda la pelle e fa cadere nell’oblio.

Una caduta vorticosa a spirale, giù e ancora più giù, fino in fondo nella profondità della terra che odora di Rosa Nigra, Mirra e Cuoio.

Metafora a parte, l’amore per la città di Firenze, ricca di capolavori d’arte e di lettere, ha ispirato Acqua di Firenze, officina artigianale italiana di essenze artistiche, che ha da sempre una produzione di qualità e di nicchia.

L’Arte della profumeria e della cosmetica moderna si è sviluppata infatti proprio a Firenze, tra il Medioevo ed il Rinascimento e i numerosi studi storici hanno concluso che l’architettura ideale per diffondere straordinarie acque profumate, è basata su una armonica forma artistica di 3 elementi: un simbolo (il Fiore), un incantesimo (il numero 8) e la formula segreta che unisce gli 8 fiori.

A questo si deve combinare naturalmente la sensibilità, la curiosità e l’emozione dei migliori profumieri, a partire dal “naso assoluto” di Maurizio Cerizza.

La passione nel creare il profumo Inferno è espressa anche dal flacone e dall’astuccio che lo contiene, frutto di una ricerca per non passare inosservati e garantire classe ed eleganza a chi lo utilizzerà.

“Inferno” dunque un profumo persistente ed insinuante che se promette quello che sprigiona fa percepire a chi ci è accanto, oltre a superbe poesie olfattive,  un anticipo terreno del vero inferno dantesco.

“Inferno” è molto di più di quello che un semplice profumo può offrire: è infatti pensato sia per fare in modo che chi lo utilizza non passi inosservato e sia per far durare nel tempo il suo ricordo.

La novità Inferno, sarà presto disponibile nelle profumerie non di brand a Firenze, Forte dei  Marmi, Lucca, Pisa, Livorno, Arezzo e  Siena, Bari, Brindisi e Lecce ed anche all’estero, da New York a Tokyo passando per Dubai.

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