Italianway dà nuova vita alla Badia di Campoleone - Natoconlavaligia

Ultimo aggiornamento 21/01/2019
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Italianway dà nuova vita alla Badia di Campoleone - Nella strategia della start up, il progetto di rivalutazione dei borghi eccellenti italiani secondo un modello di ospitalità diffusa che promuove l’affordable hotel bello e possibile con camere e suite, da 2 e 4 persone, da 119 a 199 euro a notte.

Dopo aver raggiunto il traguardo dei 400 appartamenti sulla città di Milano e essere approdati al mare in Liguria la scorsa estate, Italianway sceglie il suo primo borgo storico in Toscana, ridando nuova vita a Badia di Campoleone, magnifica antica dimora storica aretina, amata da Papa Leone XIII. Obiettivo della start-up italiana che ha nel proprio dna il riposizionamento di strutture di lusso in un segmento di ospitalità a prezzi accessibili e con servizi eccellenti, è favorire un’esperienza di vacanza extra-ordinaria, per il soggiorno di una notte o una settimana.

Intatta nella sua bellezza e circondata dal verde, Badia di Campoleone è un’antica magione circondata da cinque ettari di parco, arroccata su un’ansa dell’Arno a Castelluccio, a pochi chilometri da Arezzo. Costruita attorno all’anno mille e arricchita architettonicamente fino al 1800,  Badia di Campoleone offre un’esperienza di vacanza fuori dal tempo, conquistando con i tempi lenti della sua prima natura di abbazia e con il suo lusso autentico della trasformazione operata nel corso dei secoli dalle famiglie nobiliari che la possedettero.

La villa ospita 24 camere: al primo piano le suite sono decorate con affreschi di vita bucolica e boschi incantati. Ai piani superiori, una volta riservati alla servitù, sono state ricavate ampie stanze dotate di bagno privato. Gli annessi della villa, ovvero gli antichi granai e scuderie, sono stati trasformati in 14 appartamenti dotati di ogni comfort. Tutto nel pieno rispetto dei vincoli della soprintendenza e delle belle arti.

Un bosco secolare abbraccia e protegge i possedimenti dell’antica abbazia: nello spazio interno la natura viene addomesticata grazie a diversi giardini all’italiana, uno dei quali ospita la piscina e il solarium e un caratteristico padiglione di fine Ottocento adibito a piccolo bar. Le piante secolari dell’uliveto costeggiano il campo da tennis e da calcetto.

Nelle aiuole del giardino centrale sul retro della villa è stato allestito un orto rialzato utilizzando cassette di legno grezzo che contengono circa 500 piante di diverse varietà, dalle erbe aromatiche a vari ortaggi.

L’orto è il punto di partenza per l’elaborazione dei diversi menu di Hortum, l’orto-ristorante presente all’interno. Alcuni tavoli sono allestiti nel dehor che si affaccia direttamente sul giardino per aumentare il senso di vicinanza e lo strettissimo legame a km0 con la natura e la terra.
L’antica cappella, ormai sconsacrata, è oggi un ampio salone: con una capienza di 90 persone è il luogo ideale per meeting e convegni,  e spazio dove celebrare matrimoni.


Badia in numeri
24 camere nella Villa
14 appartamenti
1 sala biliardo
1 sala convegni da 90 posti
1 piscina con solarium
1 campo da tennis
1 campo di calcetto
1 orto-ristorante
1 enoteca

La storia
I primi cenni storici alla Badia di Campoleone risalgono alla fine del X secolo.
Il Marchese Ugo di Toscana (958-1001) a seguito di una visione rivelatrice, con l’intento di redimersi da una vita dissoluta, decise di costruire sette abbazie: tra queste, quella di Campoleone, iniziata nel 972 e in seguito affidata a monaci benedettini provenienti dal monastero di Montecassino e devoti a San Gennaro di cui si tramanda avessero anche una reliquia.
Nell’epoca medievale l’abbazia gode di grande prestigio e privilegi.
Nel XV secolo viene trasformata in Commenda e tra i primi usufruttuari vi furono i Marchesi de Stufa, come testimoniato dall’iscrizione su pietra ancora visibile al primo piano della villa e nella ex Cappella, oggi Sala Meeting.
Nel Settecento l’antica abbazia si trasforma nella dimora della nobile famiglia aretina dei Bacci che contribuirono a darle l’aspetto che conserva ancora oggi.
L’ultima importante modifica architettonica della Villa è stata la costruzione della scalinata nobiliare di fine Ottocento che porta al primo piano, detto piano nobile, dove si trova la Suite del Papa Leone XIII, già Arcivescovo di Perugia, ospite ricorrente dell’epoca testimoniato dall’iscrizione all’interno della stanza e dal busto del Pontefice. Sempre nel piano nobile si trova l’appartamento della Contessa De Giudici-Persichetti, la cui famiglia utilizzò la Badia come dimora di campagna fino agli anni ’90 del Novecento.

I dintorni
Badia di Campoleone è un’oasi di tranquillità ma nelle vicinanze non mancano luoghi di interesse artistico e culturale.
Non lontano si trova il cosiddetto Ponte della Gioconda: pare infatti che per lo sfondo del celebre dipinto Leonardo da Vinci sia ispirato al paesaggio disegnato dall’Arno nelle campagne aretine e al Ponte a Buriano in stile romanico che tutt’oggi scavalca il fiume.
A soli 8 km di distanza incontriamo Arezzo, cittadina ricca di architettura e arte. Seguendo un itinerario a piedi per la città si possono ammirare Piazza Grande e il Palazzo delle Logge, la Basilica di San Francesco con gli affreschi di Piero della Francesca, il Duomo e la Casa del Petrarca.





06/07/2018
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