Opera sacra del Maestro Gianni Strino - Natoconlavaligia

Ultimo aggiornamento 28/06/2019
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Arte & Cultura articoli

Un altro capolavoro del Maestro, napoletano, Gianni Strino - L'Opera Sacra è stata commissionata dall'Associazione Fedeli alla Madonna dell'Arco. di Giovanni Tavassi

L'anno scorso fu commissionata, dall'Associazione Fedeli della Madonna dell'Arco, al Maestro Gianni Strino un Opera Sacra "La Deposizione di Cristo" 3,30 x 2,40 m.

Quest'anno la stessa associazione gli ha commissionato un'altra Opera Sacra "Cena in Emmaus", 3,40 x 2,50 m.

Il Maestro per la realizzazione dell'opera si è servito, come al solito di modelli contemporanei, infatti, il figlio per rappresentare Gesù, la figlia e il suo allievo che era Gesù nella Deposizione di Cristo, il committente dell'opera e due amici per gli altri personaggi.

Unico personaggio immaginario è il vecchio col bastone.

Dalle visione delle immagini sopra, si evince tutto il lavoro che il maestro mette in campo per la realizzazione di una grande opera come questa.

Tutta l'arte dell'ottocento napoletano, si può vedere all'interno della rappresentazione sacra con un susseguirsi di ombre e luci che mettono in risalto le figure contemporanee.

Cura dei particolari: mani, pane, volti, pesci, la tavola, il vino la frutta....

L'opera, come l'altra, andrà in una chiesa del Comune di Grumo Nevano (Na).

Il Maestro in occasione del cinquantesimo anniversario della morte di Totò, ha voluto ricordare il grande artista, in varie espressioni, con un disegno a china.

Il grande Totò - Opera del Maestro Gianni Strino



Il Maestro Gianni Strino, artista napoletano

Gianni Strino nasce a Napoli nel 1953, fin da piccolo dimostra subito la sua grande passione per il disegno e la pittura, ereditata dal suo bisnonno scultore, e riceve i primi riconoscimenti vincendo a soli sette anni un concorso di disegno scolastico a carattere nazionale e successivamente una borsa di studio dall Istituto "Banco di Napoli".
I suoi primi dipinti sono già molto apprezzati da mercanti e galleristi che operano proprio nel quartiere in cui vive, e proprio uno di questi galleristi, notando le sue capacità pittoriche, lo indirizza agli studi presso un vecchio e bravissimo maestro: il Prof. Colasuonno, uno degli ultimi maestri della scuola dell' 800 napoletano.
Nel '71 si diploma al Liceo Artistico di Napoli con il massimo dei voti e continua gli studi frequentando la Facoltà di Architettura.
Riceve l' incarico di insegnante di Educazione Artistica alla Scuola Media Statale di Ischia che abbandona dopo solo tre anni per dedicarsi totalmente alla sua prima e vera passione travolgente: la pittura.
La sua prima mostra personale è al "Circolo della Stampa" di Avellino, vendendo tutte le sue opere nella sola prima serata di inaugurazione.
Il successo è galoppante e le mostre si susseguono a ritmo incalzante, a Milano nell' 80 si inaugura la prima di una lunga serie di mostre con riconoscimenti da parte del Comune e della Regione; proprio a Milano conosce molti galleristi internazionali iniziando una nuova stagione pittorica che lo porta ad esporre i suoi dipinti a New York, in Florida, a Londra, in Scozia, a Madrid e Tokio.
Nell' 89 riceve l’incarico di allestire una grande esposizione di dipinti a Cannes nei nuovi saloni dell' Hotel Charlton che rimarranno di proprietà dell’Albergo in esposizione permanente.
Gli appuntamenti annuali di "Arte Expò" di Bologna e di Bari lo vedono sempre presente nello spazio espositivo di numerose Gallerie.
Gianni Strino allarga la sua esperienza pittorica nel campo della rappresentazione artistica sacra avendo l' incarico di dipingere tre grandi tele per la seicentesca Chiesa di "San Giovanni di Dio" a Frattamaggiore, in provincia di Napoli, rappresentanti la Trasfigurazione, l’Annunciazione di Maria e San Gennaro.
Nonostante la sua relativa giovane età i suoi dipinti sono stati battuti all' asta e venduti presso le più prestigiose Case d' Asta internazionali tra cui la "Christie's" di Londra ed è presente nei maggiori Cataloghi internazionali d' arte.

Francesca Strino, buon sangue non mente - l'Arte e di famiglia

Francesca Strino - l'Opera "Il Cristo del Pettirosso".

Francesca viene dalla scuola del papà, ha all'attivo tantissime opere ma oggi vi vogliamo presentare l'ultimo capolavoro "Il Cristo del Pettirosso" 3,40 x 2,50 m.

"In scena raffigurato un grande campo energetico in cui forze ancestrali ed avveniristiche si sovrappongono: il passato ed il futuro esistono qui contemporaneamente in uno squarcio di presente dove tutto è possibile.

L'opera si sviluppa sul TEMPO; un tempo piccolissimo, un nanosecondo in cui il tutto avviene.
Il Cristo è -ora- spirato! la carne libera la carne, dal reale all'irreale vi è solo la visione.
L'iconografia concentrica è interrotta, penetrata da rette intersecanti
Il bianco,enorme fascio divino irradia tutti i colori in esso contenuti: un gioco meccanico di pulsioni centrifughe e centripete per un abbraccio universale.
L'ingresso degli Arcangeli aiutano la scena a protendersi in avanti in linea retta allo spettatore redento.
I pettirossi sono le trasfigurazioni degli Arcangeli, in essi è racchiusa la misericordia e lo Spirito Santo.
Il Cristo del Pettirosso vuole essere uno specchio, una visione possibile solo attraverso il credo"
Dalle immagini sopra, si può notare tutto il processo di realizzazione de "Il Cristo del Pettirosso".

Le due opere vicine



19/04/2017 Lascia commento
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