Chioggia un angolo suggestivo della Laguna Veneta - Natoconlavaligia

Ultimo aggiornamento 28/06/2019
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Chioggia un angolo suggestivo della Laguna Veneta. Di Dorina Cocca

Chioggia sorge su quattro isole ed è situata nella parte meridionale della Laguna Veneta percorsa dal Canal Vena che è il canale principale ed è attraversato da nove ponti dei quali il più imponente e maestoso è il Ponte Vigo. Un tempo costruito in legno ora è completamente in muratura abbellito da marmi e bassorilievi.
Chioggia è pittoresca per le sue tante calli che danno refrigerio durante le lunghe giornate estive e numerosi i campielli.
E’inoltre una importante città marinara dell’Adriatico nel quale si affaccia con il suo vivace portoed è riuscita a conservare ancora l’antico fascino di un borgo di pescatori.
Ricca di storia con i suoi monumenti, palazzi e luoghi di culto, di tradizioni e di gastronomia è un posto perfetto per trascorrere serenamentealcuni giorni o anche solo un weekend.
Un piacevole odore salmastro accompagna la visita alla città per la quale è meglio dedicare almeno un paio di giorni, mentre basta meno di un minuto per apprezzarne l’ospitalità e la schiettezzadei suoi abitanti.
Naturalmente il percorso alla scoperta della città clodiense sarà dettato dalla curiosità e dalle preferenze di ognuno.
Entrando da Porta Garibaldi che è l’ingresso principale alla città, si può fare una prima tappa nella Cattedrale dove sono conservate le reliquie dei Santi Felice e Fortunato patroni di Chioggia.
Poi si entra su Corso del Popolo, dai chioggiotti chiamato “La Piazza” che è la strada principale dove si affacciano oltre a monumenti e chiese anche numerosi bar, gelaterie e ristoranti per una golosa sosta.
Ci si rende conto che lì è il fulcro della vita cittadina sempre piena di turisti e di sabato e di domenica anche di pescatori che lasciate le proprie barche all’ormeggio si catapultano nel centro cittadino per fare festa.
Riprendendo il cammino al termine del Corso del Popolo si incontra Piazza Vigo, piazza principale che si apre con una meravigliosa vista sul mare.
Al centro della piazza sorge una colonna in marmo che regge un Leone Marciano che per le ridotte dimensioni è chiamato affettuosamente dalla gente del luogo “ElGato de Ciosa”.
Proseguendo lungo Canal Vena si trova il settecentesco Palazzo Grassi che restaurato è ritornato agli antichi splendori ed ora è utilizzato dall’Università di Padova per la facoltà di Biologia Marina.
Tra le mura del Palazzo inoltre è ospitato il Museo di Zoologia Adriatica che custodisce al suo interno la più importante collezione di animali marini dell’Adriatico.
Il Museo sottolinea il legame della città di Chioggia con il mare.
Visitando Chioggia non passano certo inosservati i capitelli (qui chiamati i capitei) nelle calli a testimonianza della grande devozione religiosa popolare.
La vita dei pescatori è stata infatti da sempre permeata da profonda e sincera fede.Tuttora c’è un forte attaccamento al sacro per propiziare la pesca o ringraziare per il pescato e chiedere protezione dal rischio di eventuali intemperie, perché il mare si sa può essere amico ma anche nemico acerrimo ed alcune volte anche mortale.
Per rendersene conto basta una una visita alla Chiesa di San Domenico, tempio imponente e punto di riferimento religioso dei pescatori, che sorge su una piccola isola separata da Chioggia dal canale di San Domenico dove si trova il Crocifisso scolpito in legno che rappresenta un porto di salvezza, invocato nelle tempeste e disegnato sulle vele.
Le origini del Cristo sono misteriose e due le leggende che concordano però sul prodigioso evento della restituzione del Cristo dalle grandi acque del mare in terra chioggiotta.
Il santuario del Crocifisso è testimone muto della pietà popolare e custodisce numerose“tolele” cioè tavolette votive o ex voto per la maggior parte in legno ma anche in tela o cartone.
Rappresentano i racconti commoventi di pescatori protagonisti di eventi drammatici che riguardano soprattutto salvataggi in mare o guarigioni da malattie.
Vengono commissionate a pittori specializzati nel genere che abilmente le dipingono raffigurando le scene loro descritte e portate in chiesa come ringraziamento per lo scampato pericolo.
Un’oasi di pace e tranquillità è rappresentata dalla camminata del Lusenzo, pista ciclopedonale lunga circa cinque chilometriche fa il giro della laguna e collega Chioggia con Sottomarina.
Nelle giornate di bel tempo, il colore dell’acqua assume svariate sfumature di azzurro  che diventano un tutt’uno con il cielo richiamando alla memoria altri e lontani mari.
Prima di arrivare al Lusenzo è quasi d’obbligo una visita al Museo Civico della Laguna Sud ospitato nell’ ex Convento di San Francesco fuori le mura.
Nei tre piani si possono ammirare reperti archeologici che vanno dal periodo preromano fino all’epoca moderna.
Vi è anche una mostra di cantieristica e marineria locale a partire dal 1700 fino ai giorni nostri.
Chioggia si lascia ammirare non solo sulla terraferma ma anche dall’acqua a bordo di un bragozzo, tipicaimbarcazione da pesca.
Lo scafo viene dipinto solitamente con immagini religiose ed è munita di due alberi su cui fanno bella mostra vele confezionate, ricamate e personalizzate dalle donne con colori accesi  per riconoscere ogni barca da lontano.
La particolarità di Chioggia è che anche da soli ci si sente in compagnia ascoltando le chiacchiere dei chioggiotti nel loro particolare dialetto o guardando il via vai di turisti che scendono e salgono dalle imbarcazioni.
Inoltre ristoranti, pizzerie, gelaterie, bar, piccole botteghe artigianali curate in tutti i particolari rallegrano il soggiorno.
La giornata inizia già dalle prime luci dell’alba con ricche colazioni a base di “pevarini” (dolci a base di miele, mandorle e pepe) e i “papini” (dolce tipico di Pasqua) per terminare con le succulente cene a base di pesce accompagnato oltre che dalla polenta da pane senza mollica a forma di ciambella chiamato “bossolà”.
Il tutto innaffiato con dell’ottimo vino consigliato daesperti  camerieri. Impossibile non lasciarsi prendere per la gola.
Uscendo dal centro di Chioggia in direzione del Mercato ittico si arriva a Sottomarina.
Le due località sono unite da un ponte, che taglia a metà la laguna del Lusenzo, e da un’isola artificiale (quella dell’Unione) ma sono divise da anni di rivalità. Da una parte i pescatori di Chioggia, dall’altra i marinanti (gli ortolani) di Sottomarina.
I primi esuberanti, che sfidano da tempo immemore il mare che può essere amico ma anche un nemico mortale e per questo più portati a vivere alla giornata, i secondi invece legati alla terra ed ai ritmi delle coltivazioni soprattutto orticole e per questo metodici, tenaci e risparmiatori.
Due mondi distanti anni luci, due modi di intendere ed interpretare la vita.
Già le prime avvisaglie di queste diversità vi sono sul ponte presidiato da due statue, una raffigurante un pescatore chioggiotto e l’altro un ortolano di Sottomarina che sembrano guardarsi in cagnesco.
Poi l’attenzione viene catturata da Sottomarina, una lingua di terra che divide la laguna dal mare.
La prima cosa che colpisce ed attrae è il litorale di sabbia dorata e finissima lungo svariati chilometri e largo decine di metri.
Punteggiato da una infinità di stabilimenti balneari. Poi c’è una brezza marina costante e continua che rende piacevoli anche le calde ed afose giornate estive.
Di sicuro la maggior parte delle persone conosce l’appellativo “Chioggia piccola Venezia” dovuto alle caratteristiche urbanistiche simili a quelle di Venezia ma il fascino che deriva dalle sue vecchie tradizioni ancora molto radicate e dalla sua storia che conserva e tramanda di certo non la sminuiscono e non la rendono seconda agli occhi di nessuna città.
Dove mangiare.
La cucina chioggiotta ha nel pesce il suo elemento principale.
Ci sono molti ristoranti che propongono piatti davvero gustosi.
A Chioggia si consiglia una sosta al ristorante La Sgura (www.lasgura.it) in pieno centro storico che propone solo piatti a base di pesce. È gestito da 30 anni dai fratelli Carisi, Luciano (il cameriere) grande conoscitore di vini ed esperto di dolci e Tony (lo chef) che ha rielaborato in chiave moderna molte delle ricette della tradizione chioggiotta aggiungendovi un pizzico di personalità e di modernità.
A Sottomarina invece si consiglia il ristorantino “La Bisatela”annesso al complesso natatorio Aquavillage sul Lungomare Adriatico collocato all’interno dello stabilimento balneare Nuova Marina Sirenella uno dei più grandi di Sottomarina.
Il ristorantino è aperto da aprile ad ottobre e la cuoca, Paola, prepara degli ottimi piatti a base di pesce a prezzi molto contenuti.
Altro ristorante sempre sul Lungomare Adriatico che propone ottime pizze senza additivi e buoni piatti a base di pesce è il Facecook.
A Chioggia lungo Corso del Popolo si può fare una sosta per un aperitivo o uno spritzhour  al Wine Bar Bellini, sempre molto frequentato da giovani, che prepara degli ottimi cicchetti.
Un'altra cicchetteria che si consiglia è l’osteria Ai Coppi in calle Felice Cavallotti n. 383, una traversa di Corso del Popolo, che è aperta dalle 16 a notte fonda. Vengono proposte delle ottime birre  provenienti da birrifici italiani, inglesi, bavaresi e austriaci.
Annesso al locale il laboratorio per fare pane, pizza e focacce e tutto ciò che riguarda la panificazione.
Dove dormire.
A Chioggia si consiglia la Residenza Domus Clugiae in Calle Luccarini (http://domusclugiae.it) dove è possibile pernottare a partire da 23 euro. In alternativa si può provare l’Hotel Grande Italia un bel quattrostellesuperior da poco ristrutturato, situato in Piazzetta Vigo (www.hotelgrandeitalia.com) in una posizione strategica di fronte all’attracco dei traghetti diretti a Venezia.
A Sottomarina invece si può provare l’Hotel Fortuna, un simpatico “trestelle” a conduzione familiare.
Manifestazioni. Gli eventi e le iniziative si susseguono per buona parte dell’anno.
Se ne segnalano due, il Palio della Marciliana in giugno dove viene presentata la vita a Chioggia in epoca medievale e la Sagra del pesce a fine luglioper celebrare i sapori del mare e della laguna.
App.“Chioggia città d’arte” è un'applicazione che permette di visitare i punti d'interesse storico-culturale della città.
19/03/2017
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