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TRA I VIGNETI DEL TRENTINO

VIGNETI “EROICI”, CHE SI SPINGONO OLTRE I 700 METRI DI QUOTA E CHE ASSICURANO PRODUZIONI DI QUALITA’, HANNO CONVINTO LA PRESTIGIOSA RIVISTA NEWYORKESE EINE ENTHUSIAST A PROCLAMARE IL TRENTINO “WINE REGION OF THE YEAR 2020”

MA ILO TERRITORIO E’ APPREZZATO A LIVELLO INTERNAZIONALE ANCHE PER LA QUALITA’ DELL’OFFERTA OUTDOOR DA VIVERE A CONTATTO CON LA NATURA. ED ECCO ALLORA CHE UNIRE LE DUE PASSIONI RENDE L’ESPERIENZA INDIMENTICABILE, SE ALLA CAMMINATA SEGUE IL PIACERE DI UNA VISITA IN CANTINA E DI UN CALICE DI VINO IN COMPAGNIA DEL VIGNAIOLO CHE LO HA PRODOTTO

Wine Trekking (Foto Consorzio Turistico Piana Rotaliana)
Wine trekking nei vigneti lagarini
La Vallagarina è la zona vitata più ampia del Trentino. Tra borghi barocchi, campi di mais, colline, terrazzamenti è un autentico forziere di vitigni autoctoni e ottimi vini: il Trentodoc e i rossi autoctoni come MarzeminoEnantio e Foja Tonda. Una vera chicca è il trekking proposto a Borgo dei Posseri nel comune di Ala, a 625 metri di altitudine. Un cammino da compiere in autonomia, a ritmo lento. Si parte dalla cantina muniti di cartina e di un cestino di prodotti locali per le soste lungo l’itinerario: seguendo la mappa si percorre un tragitto multisensoriale contraddistinto da isole dove sostare vicino alla vigna e degustare sul posto il vino che nasce proprio da quel filare. https://borgodeiposseri.com/enotour/
Tra i vigneti centenari sulle Colline Avisiane
Risalendo la Valle dell’Adige, attorno al borgo di Pressano, poco sopra Lavis, si estendono le Colline Avisiane, una zona di vigneti di uve bianche. Qui i tre fratelli Pilati dell’Azienda agricola Klinger coltivano uno dei pochissimi vigneti centenari di Nosiola esistenti. Questi tre giovani vignaioli vi fanno da guida nell’appassionante trekking che parte da Maso Clinga e si sviluppa tra i vigneti, esperienza che viene arricchita da informazioni e aneddoti sui luoghi visitati e che termina con una degustazione di vini nella piccolissima e antica sala degustazione ricavata nelle mura storiche del loro maso, famoso anche per il bellissimo panorama sulla valle. www.pianarotaliana.it/web/esperienze-consigliate/klinger-wine-top-experience
 
Nella Valle di Cembra tra muretti a secco e vignaioli eroici
In Trentino si possono osservare i vigneti più alti d’Europa e la maggior parte si trova in Valle di Cembra, a nord est di Trento. È quassù che si coltiva il Müller Thurgau, il vitigno più “montanaro” del Trentino, re degli aperitivi e della cucina estiva. E in questa valle si entra nelle cantine di montagna, per assaggiare i loro vini, profumatissimi, grazie al clima fresco che ne affina il bouquet. Una giornata tra le cantine della valle (le caneve) è come un’immersione nella storia dell’architettura agricola di montagna: sono oltre 700 km i muretti a secco a sostegno dei terrazzamenti secolari dei vigneti con pendenze oltre il 40% un unicum che è stato iscritto nel “Registro nazionale dei paesaggi rurali storici”.
Le caneve dei viticoltori sono spesso ricavate nei volti delle case di paese: qui ci si immerge in uno spaccato di vita autentica e operosa, un raro esempio di passione condivisa e trasmessa da più generazioni. Per scoprirle si può iniziare dal comune di Verla di Giovo e visitare Villa Corniole della famiglia Nardin, un’azienda al femminile che propone vini eccellenti conosciuti in tutto il mondo, da godere nella bella e attrezzatissima cantina scegliendo tra diverse esperienze. www.villacorniole.com
Proseguendo verso Cembra, cuore della vallata, non mancano altre opportunità di visitare alcune delle cantine più premiate del Trentino: Cembra Vini di Montagna è la più alta Cantina cooperativa del Trentino, un esempio di eccellenza nella produzione, ma anche nell’accoglienza e nell’organizzazione del servizio visite. www.cembracantinadimontagna.it
Nella storica contrada Carraia del paese, infine, si trova l’azienda Nicolodi Alfiovignaiolo caparbio e appassionato, che oltre al Müller Thurgau dedica molte energie al reintegro dei vitigni storici e dimenticati della valle, come il Lagarino.
Pedalando tra i vigneti della Piana Rotaliana
Ci sono storie affascinanti dietro un vino, storie che spesso hanno attraversato i secoli per poi essere affidate ad una nuova generazione di vignaioli che sta scrivendo la propria. Succede anche in una delle zone produttive più antiche della regione alpina, la Piana Rotaliana, “il più bel giardino vitato d’Europa”, ammirato e raccontato da Johann Wolfgang Goethe nelle pagine del “Viaggio in Italia”. Siamo a nord di Trento, dove i terreni alluvionali, alimentati dall’Adige e dai suoi affluenti, e una barriera naturale di montagne che tiene lontane le correnti più fredde, hanno creato le condizioni ideali per far crescere un vitigno autoctono che dà un vino rosso dalla forte personalità, dal carattere distintivo e inconfondibile, il Teroldego Rotaliano D.O.C. Corposo, generoso ed elegante, profondamente territoriale (è la prima D.O.C. riconosciuta in Trentino) e per questo unico. Sulle tavole imbandite della nobiltà asburgica viennese era il “Tiroler Gold”, l’Oro del Tirolo, ma le origini del nome si perdono nei secoli e riemergono tra le pagine delle “Historie” del Concilio tridentino che citano “li vini teroldeghi…” Anche il suo colore rosso rubino si lega ad una leggenda: racconta di un drago che terrorizzava la popolazione e quando fu ucciso con uno stratagemma dal nobile Conte Firmian, dalle gocce del suo sangue cadute sul terreno spuntarono viti di Teroldego. Storie che oggi si possono conoscere grazie ad un nuovo percorso cicloturistico che tocca i luoghi più suggestivi della Piana Rotaliana – Königsberg e attraversa vigneti, fiumi, risale colline panoramiche, raggiungendo borghi, cantine, masi storici e agriturismi, dove scoprire i sapori dell’enogastronomia trentina.
Il Giro del Vino 50 si immerge per circa 50 km nella Piana Rotaliana e abbraccia tutti i 6 borghi del territorio, con sconfinamenti a nord verso Salorno (Alto Adige) e a est verso Giovo (Valle di Cembra). Il percorso si compone di due anelli: quello a nord, tutto pianeggiante, e quello a sud, con salite e maggior dislivello, ma più panoramico, attraverso la fascia collinare. Per apprezzarlo al meglio è consigliato pedalare in senso antiorario. Questo tour conduce attraverso paesaggi vitati di grande bellezza toccando numerose aziende vitivinicole e gemme architettoniche da scoprire una ad una, accompagnati dal tranquillo scorrere dell’Adige. Qui è possibile fare tappa e anche prenotare una visita guidata e una degustazione. Nelle cantine le esperienze sono davvero tante e molto diverse tra loro: trekking, passeggiate, laboratori e persino cacce al tesoro per famiglie. La stazione ferroviaria di Trento è a pochi chilometri e i treni regionali fermano sia a Mezzocorona che a Lavis e i borghi sul fondovalle sono collegati dalla ferrovia locale Trento-Malè che effettua il trasporto bici su prenotazione. Informazioni: https://girodelvino50.it/ www.pianarotaliana.it
Cammina, pedala e..degusta un calice
La Strada del Vino e dei Sapori del Trentino ha predisposto una serie di esperienze tra le cantine del territorio da vivere tutto l’anno, a piedi, in bici e perfino in treno. Si tratta di Taste&Bike, Taste&Walk e Taste&Train: Sono dei percorsi a tappe, gestibili in totale autonomia, che prevedono una serie di soste food&wine presso le Cantine e le Aziende associate alla Strada.
Passo dopo passo o pedalata dopo pedalata, ci si potrà quindi soffermare presso i diversi produttori enogastronomici per visite dedicate e immancabili degustazioni finali. E poi ripartire alla volta di uno dei tanti ristoranti che propongono piatti locali. Non mancano le occasioni per fare un tuffo nella storia o simpatiche pause in fattoria, ma anche di partecipare a laboratori di cucina e creativi.
Info e prenotazioni: Strada del Vino e dei Sapori del Trentino tel. 0461.921863 – info@stradavinotrentino.com

10/04/2023  11:03:00 Nota stampa

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