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“IN BUONE MANI” GALLERIA ANTONIO VEROLINO A MODENA

LA GALLERIA ANTONIO VEROLINO DI MODENA PRESENTA, DAL 16 DICEMBRE 2022 AL 12 FEBBRAIO 2023, “IN BUONE MANI”, A CURA DI IRENE BIOLCHINI, UNA MOSTRA CHE METTE IN DISCUSSIONE LE TRADIZIONALI  CATEGORIE DI PITTURA, SCULTURA, CERAMICA E TESSUTO, PONENDO A CONFRONTO LE RICERCHE DI AUTORI STORICIZZATI E ARTISTI CONTEMPORANEI, ACCOMUNATI DA UN NUOVO MODO DI SENTIRE E INTENDERE LA MATERIA

Realizzata in collaborazione con la Galleria Giustini / Stagetti di Roma e la Fondazione Vittoriano Bitossi di Montelupo Fiorentino (FI), l’esposizione sarà inaugurata venerdì 16 dicembre alle ore 18.00.

Il percorso espositivo comprende circa 30 opere di Bertozzi & Casoni, Rosanna Bianchi Piccoli, Enzo Cucchi, Alberto Gianfreda, Fausto Melotti, Davide Monaldi, Gio Ponti, Alessandro Roma, Andrea Salvatori ed Ettore Sottsass, oggetto di approfondimenti, incontri ed ibridazioni.

«Nel percorso di mostra – spiega Irene Biolchini – artisti provenienti da diverse generazioni si confrontano per evidenziare come la ricerca materica non conosca “stagioni”. In un momento in cui ceramica e tessuto sono protagonisti del racconto critico, sempre più appiattito sull’estetica della moda stagionale, questa esposizione presenta le ricerche della scena artistica italiana mettendo in luce un percorso a volte ancora “sotto traccia” e non sempre riconosciuto e inserito nelle storie del contemporaneo. Una traiettoria che mette in luce ricerche a lungo rimaste silenziose o entrate nella scena mainstream recentemente».

Alberto Gianfreda, Nothing as it seems, 2019, ceramica e catena in alluminio, cm 25 x 10 x 10, dimensioni e forma variabile. Ph. C. Filippini
Alessandro Roma, The skin of nature, 2019, ceramica, cm h 100 x d 50. Courtesy Artist. Ph. Luca Nostri
Andrea Salvatori, dalla serie TuttiTappi, #08 (oggetto non identificato), 2016, ceramica, cm h 46 x 16 x 16. Courtesy Collezione dell’Artista. Ph. Luca Nostri
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Davide Monaldi, Senza titolo, 2022, ceramica smaltata, dimensioni reali
Enzo Cucchi, n. 9, 2019, ceramica a due fuochi con applicazione di smalto vetrificante trasparente, cm l 39 x w 37 x h 8. Courtesy Giustini Stagetti, Roma e Antonio Verolino, Modena
Ettore Sottsass jr., Alzata a forma di coppa, 1982, (progetto 1959), terra bianca, tornio, smalto, cm. h 18 x l 14,5 x p 21,5, Archivio Museo Bitossi, Fondo ceramico, Inv. 673, courtesy lin
Gio Ponti, Vase, Richard Ginori (San Cristoforo), 1930 circa, cm h 21 x d 19
Rosanna Bianchi Piccoli, Ricamo di fiore per Artemisia Gentileschi, 1999, porcellana 1280°
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Alberto Gianfreda, Nothing as it seems, 2019, ceramica e catena in alluminio, cm 25 x 10 x 10, dimensioni e forma variabile. Ph. C. Filippini
Alessandro Roma, The skin of nature, 2019, ceramica, cm h 100 x d 50. Courtesy Artist. Ph. Luca Nostri
Andrea Salvatori, dalla serie TuttiTappi, #08 (oggetto non identificato), 2016, ceramica, cm h 46 x 16 x 16. Courtesy Collezione dell’Artista. Ph. Luca Nostri
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Davide Monaldi, Senza titolo, 2022, ceramica smaltata, dimensioni reali
Enzo Cucchi, n. 9, 2019, ceramica a due fuochi con applicazione di smalto vetrificante trasparente, cm l 39 x w 37 x h 8. Courtesy Giustini Stagetti, Roma e Antonio Verolino, Modena
Ettore Sottsass jr., Alzata a forma di coppa, 1982, (progetto 1959), terra bianca, tornio, smalto, cm. h 18 x l 14,5 x p 21,5, Archivio Museo Bitossi, Fondo ceramico, Inv. 673, courtesy lin
Gio Ponti, Vase, Richard Ginori (San Cristoforo), 1930 circa, cm h 21 x d 19
Rosanna Bianchi Piccoli, Ricamo di fiore per Artemisia Gentileschi, 1999, porcellana 1280°
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Quattro le sezioni in cui si articola il progetto: “Miracolo a Milano. Ripensare la ceramica”, un percorso incentrato sulla rinascita del materiale ceramico attraverso le opere di Gio Ponti (Milano, 1891-1979), Fausto Melotti (Rovereto, 1901 – Milano, 1986), Ettore Sottsass (Innsbruck, 1917 – Milano, 2007) e Rosanna Bianchi Piccoli (Milano, 1929), presente in mostra con un lavoro storicizzato, ma anche con una recente produzione in cui convivono porcellana e tessuto; “Ripensare l’oggetto” ovvero una serie di opere in cui l’oggetto d’uso viene negato da Alberto Gianfreda (Desio, 1981) e Andrea Salvatori (Faenza, 1975) per sostenere un ritorno ai valori plastici dei volumi; “Pittura all over” con Enzo Cucchi (Morro d’Alba, 1949) e Alessandro Roma (Milano, 1977), due pittori che portano tessuti e ceramica in una ricerca in cui il dato pittorico affronta diverse superfici e materie; infine “Pop a chi?” con Bertozzi & Casoni (Giampaolo Bertozzi, Borgo Tossignano, 1957; Stefano Dal Monte Casoni, Lugo di Romagna, 1961) e Davide Monaldi (San Benedetto del Tronto, 1983), nelle cui opere nulla è veramente come appare.

La mostra sarà visitabile da lunedì a sabato ore 10.00-19.00.
Per informazioni
T. +39 059 237845
info@galleriaantonioverolino.com
www.galleriaantonioverolino.com.

La Galleria Antonio Verolino, situata in pieno centro a Modena, prende vita nel 2015 dall’innata passione per l’arte del gallerista Antonio Verolino, che ha sapientemente sfruttato le competenze maturate nell’azienda di famiglia, riconosciuta come una delle più importanti realtà dell’antiquariato tessile di arazzi e tappeti, sia in campo nazionale che estero. Da qui, l’intento preciso di coniugare l’arte contemporanea in tutte le sue forme (pittura, scultura e fotografia) al manufatto tessile.


12/12/2022  20:31:30  Nota stampa “csart”

Natoconlavaligia Redazione

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