Terra dell'ospitalità - Carpignano e il Salento - Natoconlavaligia

Ultimo aggiornamento 21/01/2019
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I Nostri Viaggi articoli

Una terra ricca di risorse in ogni periodo dell'anno. Carpignano salentino ha accolto i giornalisti provenienti dall'Italia,Turchia e Germania. Il Salento dell’ospitalità, della buona tavola, della cultura, dell’archeologia e delle lingue parlate e tramandate. Di Giovanni Tavassi

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Dal 18 al 22 gennaio 2018 si è svolto il 50° educational per i giornalisti italiani e stranieri in Salento.
L'educational è stato possibile grazie al bando che è stato vinto dal Comune di Carpignano, nell'ambito del programma operativo regionale FESR-FSE 2014 -2020 “Attrattori culturali, naturali e turismo” Asse VI – Tutela dell'ambiente e promozione delle risorse naturali e culturali – Azione 6.8 Interventi per il riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche.
Come sempre a progettare l'educational è stata la brava giornalista, Carmen Mancarella, salentina doc nonché direttrice della rivista di turismo e cultura del Mediterraneo "Spiagge". www.mediterraneoturismo.it

Una volta varcati i confini ed entrati in Salento, da Nord a Sud e da Est a Ovest, ci troviamo davanti a paesaggi fatti di uliveti, muretti a secco, dolmen, masserie, pajare e mare.
Nei millenni è stata terra di passaggio per l’oriente, questo spiega la grande ospitalità del popolo salentino nei confronti di chi arriva in questi luoghi.
Dal punto di vista gastronomico una cucina mediterranea elaborata con prodotti, nella maggior parte, a km.0  e nella migliore tradizione dei piatti salentini di terra e mare.
Cultura popolare e tradizione vengono riproposte attraverso le tantissime feste patronali in giro per i comuni salentini e in tutto il periodo dell’anno.
Musica, canti popolari e pizzica che trovano il clou nel concerto finale della Notte della Taranta a Melpignano.
A centinaia si contano le aree archeologiche nel Salento, in questo viaggio siamo andati a scoprirne due a Carpignano (Le) e Roca di Melendugno (Le).
Per secoli quasi tutti gli abitanti di questi territori parlavano il griko, considerato armoniosa lingua di Omero. Via via è stato sopraffatto dal dialetto salentino e dalla lingua italiana con l’avvento alla scolarizzazione obbligatoria. Grazie all’ausilio degli anziani che tramandano, si parla ancora il griko in 9 comuni: Calimera, Castrignano dei Greci, Corigliano d’Otranto, Martano, Martignano, Melpignano, Soleto, Sternatia e Zollino. Queste nove comunità oggi rappresentano la residua grecità nel Salento e in tutta l’Italia, per questo negli ultimi decenni stanno stanziando fondi e investendo sulla riscoperta della lingua attraverso spettacoli culturali, teatrali, pubblicazioni e piani operativi formativi concordati con i plessi scolastici.
Nell’alto Salento si trova anche l’altra lingua che insiste da oltre 500 anni ed è parlata dalla grande comunità esule albanese arbëresh a San Marzano di San Giuseppe (Ta).

Giovani e motivati amministratori del Comune di Carpignano (Le) ci hanno accompagnato nel percorso fra accoglienza, arte, archeologia, antiche lingue, gastronomia, musica,  balli, prodotti tipici e territorio.
Il Sindaco di Carpignano, Dott. Paolo Fiorillo si è detto soddisfatto di aver portato avanti questo progetto che senza dubbio dà lustro al territorio grazie alla presenza, oltre che dei giornalisti italiani, anche di quella turca e tedesca, ed ha fatto chiaro riferimento al prof. Rohlfs, tedesco, che è stato il più grande studioso della Cripta di Santa Cristina. I tedeschi sono amanti del turismo culturale e archelogico, quindi, siamo sicuri che attraverso la loro divulgazione molti tedeschi verranno a visitare le nostre terre.

Primo Giorno

Conferenza stampa con i giornalisti italiani, tedeschi e turchi
La sera del 18 gennaio 2017 i giornalisti hanno partecipato alla conferenza stampa di apertura del tour, all'interno della biblioteca comunale in presenza dell'Assessore Lucia Antonazzo, Carmen Mancarella e la guida Francesco Manni che hanno illustrato le varie tappe dell'educational. L'Assessore ha messo in luce le peculiarità e ha voluto definire Carpignano e la sua frazione di Serrano una terra “autentica e identitaria” con un centro storico rimasto intatto e molteplici testimonianze  di civiltà fin dal Neolitico finale. Di seguito un bel momento musicale con il gruppo “Carlo Canaglia Ensemble” che da venti anni è il tamburellista della Notte della Taranta e pizzica salentina che si svolge, ogni anno, a Melpignano nell'area dell'ex Convento degli Agostiniani, tema del 2017 era la Pace.

   

Secondo giorno

Santuario Mariano della Madonna della Grotta e la Torre Colombaia
Accompagnati dalla nostra guida Francesco, visitiamo il Santuario Mariano di Carpignano del XVI sec. d.C., si dice che fu costruito a seguito dell'apparizione della madonna ad un cieco che si era fermato nella grotta abbandonata per ripararsi da un temporale. Mentre pregava, si addormentò ed avvenne il miracolo dell’apparizione di Maria  che gli chiese di fare edificare, in quel luogo, una chiesa. All'interno della grotta fu anche ritrovato il dipinto del 1568 raffigurante la Madonna, custodito all'interno della Cripta. Così nacque la Chiesa della Madonna della Grotta, oggi considerato il Santuario più grande del Salento e che risale al tardo rinascimento tendente al neoclassico. A destra della facciata, al di là della strada, in zona Cacorzu c'è la Torre Colombaia, imponente con 12 m. di altezza e 62 di circonferenza. Costruita nel 1500 poteva contenere fino 5000 coppie di piccioni e serviva a contenere il guano prodotto dai colombi e poi utilizzato, come fertilizzante, in agricoltura. Altro scopo era quello di avere anche dei piccioni viaggiatori che erano i vecchi sms dell'epoca ed importantissimi in guerra. Non sembra aver finito il fascino e la sua funzione perchè ancora oggi è piena di colombi.



Ulivi secolari e Trilite di Santo Stefano a Carpignano
Poco distante dal Santuario Mariano, percorrendo a piedi una piccola strada ammiriamo Ulivi con grandi fusti annodati nei secoli creando forme che ognuno interpreta secondo la sua visione e regalano alla vista uno spettacolo assolutamente naturale; percorso circa 800 metri si arriva al trilite di Santo Stefano, formato da tre lastre del IV/V secolo a.C., come gli ultimi studi hanno evidenziato. Sulla lastra laterale sinistra si possono notare chiaramente due indizi che indicano che sono lastre tombali, il calice capovolto e la coppella per le libagioni, usata per lo spargimento rituale del vino, essenza, o liquido alimentare per le cerimonie funerarie. Probabilmente il riutilizzo in quella posizione e luogo, voleva essere una costruzione di un edicola votiva mai finita.


                           
Raccolta delle olive e conferimento al Frantoio San Giorgio
Ci spostiamo verso Serrano nel fondo della sig.ra Rubelli che è una dei tantissimi soci della Cooperativa San Giorgio per conoscere, da vicino, come viene realizzata la raccolta delle olive appositamente fatta per noi in un periodo troppo avanti. La raccolta ufficiale si svolge nei mesi di ottobre e novembre per dare vita all'ottimo olio extravergine e d'oliva, nei mesi successivi si continua a raccogliere e conferire alla cooperativa e l'olio prodotto viene destinato ed utilizzato per ad altri usi sia alimentari che industriali. Ma quando è il momento buono per raccogliere ed avere un'acidità bassa e per creare degli ottimi oli? Lo ha spiegato il Presidente, Bruno Della Tommasa, le oliva autoctone di varietà Cellina di Nardò e Ogliarola Leccese e le nuove varietà:  Leccino e Nociara, devono essere raccolte quando la buccia verde presenta  tracce di arrossamento nella parte distale del frutto e che copre un quarto della superficie e si chiama (inizio dell’invaiatura), si preparano le reti sul terreno, i rami vengono vibrati attraverso l'ausilio di una macchina meccanica chiamata scuotitore che vibrando, fa cadere le olive sulle reti. Le olive vengono poi raccolte dagli operai e messe nei contenitori adatti per il conferimento all'Oleificio dove ci sarà tutto il procedimento meccanico affinché diventerà olio extravergine o d'oliva. Le operazioni all’interno del frantoio sono seguite dal Capo operaio, De Rinaldis Ferruccio.

Società Agricola Cooperativa San Giorgio      
Via Prov.le Martano-Otranto, Km 4
73020  Carpignano Salentino (Le)
Tel. e Fax: 0836.586007


     
Serata fra archeologia e storia nel centro storico di Carpignano
Serata dedicata all'archeologia iniziando dal Museo Archeologico che si trova al piano terra del Palazzo Duca Ghezzi (A breve è prevista la ristrutturazione dell'intero palazzo che diventerà la residenza dell'Amministrazione Comunale di Carpignano). La mostra permanente è allestita in 4 sale ed è organizzata in modo comprensibilissimo all'occhio dei visitatori, attraverso l'ausilio di pannelli descrittivi che indicano tutto il percorso ed il materiale che si trova nelle sale e nelle teche.  Tutti i reperti sono frutto di attività di una 20 di anni di scavi effettuati nel territorio di Carpignano Salentino ad opera della Soprintendenza e Università del Salento. L'archeologo Francesco Esposito ci ha accompagnato in viaggio  riportandoci indietro nel tempo di 6000 anni come risulta dalle ceramiche neolitiche ritrovate nell''insediamento preistorico per finire nel secolo precedente con il ritrovamento di una bottiglia di gazzosa chiusa con all'interno una biglia di vetro e risalente agli anni ‘60.



Dal museo archeologico ci dirigiamo, a piedi, verso la Cripta di Santa Cristina del  X/XI sec. d.C., poco prima attira la nostra attenzione la chiesetta dell'Immacolata, dove il presidente dell'Associazione Nea Carpignana, Roberto De Rinaldis ci illustra le attività che svolgono.
Usciti dalla chiesa, a due passi, arriviamo alla Cripta (Chiesa rupestre) importantissima, definita la Cappella Sistina dell'arte bizantina. La nostra guida, Francesco, ci porta all'interno per conoscere ed ammirare gli importantissimi affreschi. Dopo la controriforma, passati al rito cattolico romano la chiesa venne quasi dimenticata fino al 1700 quando vi fu un'apparizione mariana e il popolo fece costruire un altare barocco e un muro che divise i due ambienti: la parte sinistra della cripta, con l'altare e un suo ingresso indipendente ad uso dei i catecumeni, e l'altro ambiente ad uso dei battezzati. Ancora oggi i carpignanesi la chiamano Chiesa della Madonna delle Grazie, appunto per l'apparizione. Il nome di Santa Cristina, invece, è stato dato per gli importanti affreschi ritrovati all'interno e che riproducono scene dove è raffigurata la santa omonima. Le opere degli artisti Teofilatto, Eustazio e Costantino dal punto di vista della storia dell'arte, presentano una novità, sono datati e firmati a differenza di tutti gli altri della stessa epoca e che si trovano in altri luoghi.

 


Terzo giorno

Antica Masseria Mauriani
Visita alla Masseria che si trova sul territorio di Carpignano salentino ai confini con Martano, a 20 km da Lecce, a 13 da Otranto e a 13 dalle Marine di Melendugno.
La torre datata come si può notare da una apposita scritta, risale al 1623. Nel 1980 è stato acquistato il rudere, completamente diroccato, dagli attuali padroni che hanno fatto un importante lavoro di recupero riportando al suo splendore l’antica masseria che è patrimonio del Salento.
Tre appartamenti con tutti i confort del caso e massima disponibilità dei proprietari, una struttura immersa nella tranquillità, fra gli ulivi salentini, e nello stesso momento è in un punto baricentrico per raggiungere le maggiori località turistiche.
In visita con noi è venuto anche il Sindaco di Carpignano, Dott. Paolo Fiorillo che ha voluto salutare e ringraziare i giornalisti presenti.

Antica Masseria Mauriani 1623
Strada vicinale Grassi Mauriani
73020 Carpignano Salentino
Tel. +39 335 6797223

 

Ritrovare il benessere con i prodotti naturali e un soggiorno rilassante al Naturalis Bio Resort.
Nella bella Masseria Mauriani, troviamo ad aspettarci anche Luigi Anfosso, General Manager di Natural Bio Resort. La struttura si trova nell'antico Borgo Contadino del (XVIII sec) a Martano (Le).
Soggiornare in questo resort vuol dire: conoscere la storia del Salento, piacere del silenzio, fascino di altri tempi, eleganza e relax, natura, bellezza bio, sole, acqua e benessere. Quattro appartamenti in perfetto stile rurale per ricevere gli ospiti della struttura.
All'interno del  Natural Bio Resort si producono anche prodotti naturali per la bellezza il benessere
della persona. Da coltivazioni biologiche al 100% e dalla ricerca in laboratorio sono nate due linee di prodotti: una agli estratti dalla pianta di Aloe Vera e l'altra agli estratti dell'olio d'oliva.

Naturalis Bio Resort & SPA
Via Traglia S.N.
Contrada Ulive Grandi
73025 Martano (Le)
Tel. +39 349 8251363



Il centro storico per rivivere e capire la città di Carpignano all'interno delle mura e conoscere un'artigiana d'eccezione.
La vecchia città era circondata da mura per evitare attacchi che venivano continuamente portati da popolazioni esterne. Dentro le mura si svolgeva la vita, le attività quotidiane e il sostentamento degli abitanti. L'alimento principale era il grano, infatti, c'erano tantissimi granai dove veniva stipato. Percorrendo le vie del centro storico notiamo che gli ultimi interventi di restauro hanno messo in luce, con opportune segnalazioni in pietra e di forma circolare, il posto esatto di dove si trovano questi granai. All'inizio di ogni via, sono presenti opportuni cartelli che indicano la storia.

Ci rechiamo nell’attraente bottega "Le Tessere - arte musiva" di Stefania Bolognese, mosaicista carpignanese, che crea bellissimi mosaici, commissionati da ogni parte del mondo. Prima di realizzarne uno, Stefania esegue uno studio approfondito di ricerca, fotografa gli ambienti in cui deve essere inserito, procede con la cartonatura per mostrare al committente come viene il lavoro finito, e poi esegue il mosaico. Tutto questo lavoro serve a fare sì che l’opera realizzata, sia sempre inserita in armonia nel contesto dove viene applicata e non rimanga una cosa a sé stante.
La bottega oggi è diventata anche un centro di ritrovo per i vari artisti del luogo e non.
Stefania è anche presidente dell'Associazione "Festa te lu Mieru" (Festa del vino), considerata la madre di tutte le feste, si svolge sul territorio di Carpignano dal 1975 e registra un numero altissimo di presenze.
Salutiamo Stefania e proseguiamo verso il Frantoio Ipogeo soffermandoci a dare uno sguardo alla porta di ingresso della città e a quello che rimane delle vecchia mura di cinta.


                
Con i frantoi, sparsi sul territorio, i salentini hanno dato luce agli altri popoli
Arriviamo al Frantoio Ipogeo a Largo Madonna delle Grazie, e troviamo un'apposita zona pedonale che indica, attraverso apposite linee, la posizione dei muri sottostanti dell'ipogeo, visitabile attraverso l'apertura di una botola scorrevole. Accompagnati “sempre” dall'associazione Nea Carpignana e dalla nostra guida Francesco, scendiamo per capire quale ruolo ha avuto il frantoio per il Salento.
Tutte le attività culturali, architettoniche dal 1400/1500 in poi e in particolar modo il Barocco leccese non esisterebbe se non ci fosse stata l'economia dell'olio che tutt'oggi è la parte trainante dell'economia salentina con 65/70 milioni di piante di ulivi. Dal '500 all''800 il Salento è stato una della zone più ricche d'Europa, da Gallipoli partivano circa 70 navi al giorno per trasportare l'olio lampante che serviva per l'illuminazione pubblica: Nel 1700 di questo tipo di illuminazione ne hanno beneficiato Inghilterra, Russia e Scandinavia, perchè l'olio salentino faceva poco fumo. In Russia veniva utilizzato per illuminare le migliaia di icone nelle chiese. Ogni lavoratore del frantoio, viveva continuamente sotto terra ad una temperatura di circa 37 gradi, per tutto il periodo della lavorazione, questo sacrificio gli permetteva tanti soldi per l'acquisto di una casa e di un terreno.

   
        
Orologio meccanico di Serrano e il palazzo baronale Lubelli
In compagnia degli Assessori al Turismo e Ambiente, Lucia Antonzzo e Siriana De Lumè, ci dirigiamo a Serrano di Carpignano (Le) in Corso Margherita per ammirare la torre dell'orologio ed il suo meccanismo fornito  nel 1884 dalla ditta napoletana Caccialupi e Bernardi che permette di scandire il tempo al suono delle campane per gli abitanti di Serrano.
Il volontario, Giorgio Azzarito di Serrano tutti i 365 giorni l'anno sale sulla torre per dare corda ai tre meccanismi dell'orologio. Occorre anche ricordare che per diversi decenni, questo lavoro di volontariato veniva svolto da Egidio Catullo che ha lasciato il testimone a Giorgio.

Poco distante dall'orologio, nella piazza principale dove ogni anno si svolge il concorso di poesia “L'Olio della Poesia”, vediamo la maestosità di Palazzo Lubelli una dimora baronale del Settecento. L'edificio del 1881, neoclassico ha un cortile interno a cui si accede attraverso il portale centrale. Dal retro dell'edificio si vede tutta la piana degli ulivi e lo sguardo arriva fino al mare per finire all'orizzonte dove si fondono il cielo e mare in un unico colore.
La struttura oggi, in parte, è utilizzata come spazio per cerimonie, convegni e mostre.


A San Marzano di San Giuseppe (Ta) una delle comunità albanesi più grandi d’Italia
Serata per conoscere la lingua arbëresh e la comunità esule albanese Arbëreshë che si è stabilita nel 1530  sul territorio, oggi, Comune di San Marzano di San Giuseppe in provincia di Taranto. Il Comune conta circa 10.000 abitanti che dopo mezzo millennio hanno mantenuto ancora la propria lingua.
Siamo nel Parco delle Gravine e insieme a Marisa Margheriti della comunità Arbëreshë, andiamo a visitare il Santuario rupestre della Madonna delle Grazie che si divide in due parti, la chiesetta superiore e la cripta inferiore che fu costruita dai Monaci Basiliani di San Basilio Magno (possono essere sia di rito greco che latino).
Marisa  ci spiega che una volta tutte le pareti erano affrescate, oggi sono visibili solo tre affreschi: Madonna delle Grazie del XII sec. d.C., Santa Barbara del XII sec. e San Giorgio del XVI sec..
Ogni anno nel bellissimo Parco delle Gravine viene inscena la rappresentazione del bellissimo presepe vivente, un evento di grande attrazione per il pubblico locale, limitrofo e per i turisti presenti in Salento.



Una Cantina fiore all'occhiello del territorio
Il nostro terzo giorno si conclude con la visita ad una delle Cantine più grandi del mezzogiorno con circa 100 dipendenti, Azienda Cantina San Marzano (Ta).
Il Presidente, Francesco Cavallo ci fa conoscere l'azienda storica del territorio, nata per volontà di 19 famiglie vignaiole che si unificarono nel 1962 e via, via fino ad oggi dove i produttori che conferiscono le uve sono oltre 1200 per una produzione di circa 15 milioni di bottiglie nel 2017. Il Presidente dice di essere soddisfatto della presenza dei giornalisti tedeschi perché circa il 30% del fatturato è dato dall'esportazione in Germania.
Una cantina all'avanguardia con tutte le nuove tecnologie per quanto riguarda una vinificazione d'eccellenza. Ambienti enormi con silos in acciaio e una fantastica bottaia per l’affinamento in botte.
Tantissimi sono i premi e riconoscimenti ricevuti da questa prestigiosa cantina che è il fiore all'occhiello dell'economia territoriale.
Durante la serata è intervenuto anche il Sindaco di San Marzano, il Dott. Giuseppe Tarantino che ha portato i saluti dell’Amministrazione Comunale ed ha parlato della comunità albanese Arbëreshë che mantiene ancora oggi la propria lingua e abitudini nonostante siano passati diversi secoli.

I Vini prodotti sono:
Liboll Vino Spumante Extra Dry - Il Pumo Sauvignon Malvasia Salento IGP - Il Pumo Chardonnay Puglia IGP - Il Pumo Rosato Salento IGP - Il Pumo Rosso Salento IGP - Il Pumo Negroamaro Salento IGP - Il Pumo Primitivo Salento IGP - Il Pumo Salice Salentino DOP - Naca Primitivo Puglia IGP Bio - Estella Fiano Salento IGP - Estella Moscato Salento IGP - Talò Verdeca Puglia IGP - Talò Malvasia Nera Salento IGP - Talò Salice Salentino DOP - Talò Negroamaro Salento IGP - Talò Primitivo-Merlot Tarantino IGP - Talò Primitivo di Manduria DOP - Tramari
Rosé di Primitivo Salento IGP - Edda Lei Bianco Salento IGP - Collezione Cinquanta Vino Rosso d'Italia - F Negroamaro Salento IGP - Anniversario 62 Primitivo di Manduria DOP Riserva - Sessantanni Primitivo di Manduria DOP - Sessantanni Limited Edition Primitivo di Manduria DOP - 11 Filari Primitivo di Manduria Dolce Naturale DOCG - Sessantanni Grappa di Primitivo

Oltre al vino l'Azienda è produttrice anche di olio extravergine d'oliva.

Cantine San Marzano
Via Regina Margherita, 149
74020 San Marzano di San Giuseppe (TA)
Tel. +39 099 9574181 - +39 099 9576100
Fax: +39 099 9576150



Quarto giorno                                          

Mattinata dedicata alle belle marine di Melendugno e visita all'area archeologica di Roca
Accompagnati dall’Assessore all’Ambiente, Siriana De Lumè, partiamo da Carpignano per raggiungere le bellissime marine di Melendugno riserve naturali, bellezze e posti da paradiso fra natura, piccole spiagge, calette, dune, isolotti e faraglioni come quelli di Sant'Andrea.
Una bella visita all'Area Archeologica di Roca (o Roca vecchia), considerata dal punto di vista archeologico la più bella del mediterraneo. Occupata dall'uomo sin dal secondo millennio a.C..
Negli ultimi 20 anni sono state fatte importanti scoperte, ritrovamenti e testimonianze della vecchia città fortificata a ridosso del mare. Ad accoglierci e portare i saluti dell’Amministrazione Comunale di Melendugno l'Assessore al Turismo, Angelica Petrachi insieme al bravissimo archeologo e direttore scientifico dell'area, Rino Scarano che, per circa un‘ora, ci ha accompagnato e fatto rivivere un pezzo di storia nel viaggio alla scoperta dell’insediamento messapico di Roca.
L’area interessata agli scavi è un cantiere operativo continuo e la decisione, in accordo fra gli amministratori locali e la soprintendenza, di lasciare l’accesso “Free Entry” ai visitatori anche durante il lavoro degli archeologi è stata accolta, da tutti, con soddisfazione.



I primi insediamenti risalgono all’età del bronzo, secondo millennio a.C.. Cinte murarie messapiche possenti, porta centrale e corridoi stretti laterali detti "Postierle"per meglio difendersi dagli attacchi.
La porta monumentale della fortificazione era di 25 metri di profondità con un corridoio che portava direttamente alla torre che era sul lato destro. Era divisa in più ambienti, i primi due erano i posti di guardia, poi un altro adibito a dispensa e nella parte due altre camere contrapposte.
Dagli scavi archeologici e le analisi al carbonio C14 effettuate, emerge che la fortificazione venne distrutta da un incendio circa nel 1360 a.C. a seguito di un assedio.
Sono stati ritrovati, grazie agli scavi, un armato con un pugnale egeo (morto probabilmente prima del crollo degli ambienti centrali della torre, perchè ritrovato non sul pavimento ma a metà del crollo), e altre 7 persone fra cui bambini, per cui si presuppone essere un'intera famiglia, in una Postierla laterale dove avevano tentato di nascondersi con l'ausilio del vasellame di grossa forgia e morti per asfissia a seguito dell'incendio.
Nel corso dei millenni la città fortificata è stata più volte distrutta, ricostruita e utilizzata da diversi popoli, forse per attingere all'acqua dolce dei pozzi naturali che si trovavano sul territorio, ne sono testimonianze le bellissime grotte Posa (dal greco, “sorgente di acqua dolce”), chiamate oggi grotte della poesia (dal greco Posìa), una più grande (considerata tra le 10 piscine naturali più belle al mondo) che dista una trentina di metri dal mare e l’altra più piccola, ad una settantina di metri dal mare.
Nella grotta più piccola, grazie all'archeologo Cosimo Pagliara, sono state ritrovare nel 1983 alcune scritte messapiche di grande rilievo archeologico per la zona di Roca, oltre ad esse sono state rinvenute anche scritte latine e greche sulle pareti, per cui è stato stabilito che fosse, anticamente, luogo di culto del Dio Taotor.  
Tutte le attività archeologiche nella zona di Roca, è possibile seguirle sulla Pagina fb VivArch

          
          
Melpignano, capitale della Notte della Taranta, è uno dei 9 comuni che valorizza e promuove le tradizioni e la vecchia lingua"il griko". (Testo di una canzone)



Il nostro tour si conclude con la tappa a Melpignano per vedere il centro storico, incontrare il primo cittadino e ascoltare la musica popolare e tradizionale legata alla pizzica salentina.
Una bella piazza con la Chiesa madre di San Giorgio risalente al XVI secolo, ampliata e ristrutturata nel XVIII. La chiesa, tre navate e a croce latina presenta gli altari in stile barocco, bellissimo è il portale cinquecentesco con altorilievo raffigurante san Giorgio che uccide il drago.
In ogni chiesa, normalmente, le vetrate colorate e raffiguranti temi religiosi si osservano dall'interno perchè vengono raggiunte dalla luce esterna che mette in evidenza ed esalta i colori, in queste di San Giorgio c'è la particolarità che sono rivolte verso l'esterno e per potere ammirarle nella loro piena bellezza, bisogna andare sul retro della chiesa.
Nel centro culturale di Melpignano abbiamo incontrato il sindaco, Ivan Stomeo che ci ha parlato del paese, come a lui piace definirlo, di Melpignano che fa parte del Club Borghi Autentici d'Italia e dell'Associazione Comuni Virtuosi per la gestione ecosostenibile del territorio ed è uno dei 9 comuni che dal 1990 svolgono attività per la valorizzazione e promozione della cultura e le tradizioni del grìko.
Ogni anno il concerto finale della Notte della Taranta, porta sul territorio dalle 100 alle 120 mila presenze, che si accalcano per partecipare, forse, al più grande evento di musica popolare, dedicato al recupero e alla valorizzazione della pizzica salentina.
Il Sindaco ha spiegato, inoltre, che l'operazione intrapresa verso la fine degli anni '90 è stata quella di fare incontrare la musica popolare e tradizionale con la musica contemporanea, una mossa assolutamente vincente perchè ha generato economia per il territorio, infatti, a seguito di una indagine svolta dal 2007, si evince che per ogni euro investito per l'organizzazione del concerto c'è un rientro sul territorio di 4,2 euro.
A pochi passi dal centro culturale, c'è il Palazzo Giorgio Castriota-Scanderbeg del 1636 un tempo ospitava la pinacoteca, ma a breve sarà disponibile come contenitore culturale perchè è stato interessato interamente da un imponente misura di restauro, recupero degli affreschi, degli ambienti interni e del ripristino del giardino all'italiana.
Concludiamo la nostra serata a Melpignano ascoltando un pò di musica popolare, suonata apposta per noi, dal soci del Centro di Cultura Popolare che lavora in stretta sinergia con il comune e svolge continuamente ricerche sulle tradizioni e musiche popolari di queste terre.

CCP Centro di Cultura Popolare
Via Giovanni Dimidri, 33
Melpignano, Puglia, Italy
Tel.  388 751 8252

 
    
Dove soggiornare e mangiare a Carpignano e Serrano (Le)                        
Siamo stati ospiti di una bellissima struttura "Tre volte Belle" a Carpignano Salentino, 3 appartamenti (Mortella - Ulivo e Corbezzolo con dimensioni da 50 a 120 mq.) ricavati da un tratto di quello che un tempo erano le mura di cinta difensive e che proteggevano l'intera città di Carpignano Salentino.
L'appartamento centrale, Ulivo, è disposto su tre livelli, due inferiori rispetto alla linea stradale perchè faceva parte dell'antico fossato intorno alle mura.
Una ristrutturazione certosina, tenendo presenti i canoni di quello che rappresentava una volta, ha fatto sì che questi splendidi appartamenti vengano utilizzati dagli ospiti (2, 3 e 4 ma sono attrezzati anche per accogliere 5 o 6 persone) per un soggiorno tranquillo e in ambienti che sono testimonianza del passato e senza tralasciare tutti i confort della vita moderna: Wi-fi libera in tutta la struttura - televisione - Climatizzazione a gestione indipendente inclusa nel prezzo - Utilizzo di energia rinnovabile - Acqua potabile con filtrazione e addolcimento - Impianto anti-intrusione - Parcheggio gratuito non custodito - Cassaforte - Elettrodomestici con piastre ad induzione.
La struttura dista circa 12 km. dalle spiagge più vicine di Otranto, e per gli ospiti è previsto gratuitamente e a turno un ombrellone e sdraio nello stabilimento balneare Riva del Sole in località Alimini e parcheggio gratuito.
Senza dubbio chi prenota un soggiorno in uno di questi tre appartamenti, troverà la cortesia e gentilezza dei proprietari, il sig. Francesco Villani e sua moglie.

Tre Volte Belle
Viale Camillo Benso Conte di Cavour, 35 - 37 e 39
73020 Carpignano Salentino
Tel. +39 3337292976


Appartamento Ulivo - Su tre livelli   
                                                            
Azienda Agrituristica"Lu Schiau"
Segnaliamo l' Agriturismo "Lu Schiau" che si trova nella "grecia salentina" in frazione Serrano a Carpignano (Le). Una location molto accogliente, un grande camino con sedute interne laterali, ambienti luminosi, ottima, sana e naturale cucina salentina a km. 0.  Francesca cura gli ottimi piatti salentini e Giulia i buonissimi dolci realizzati sempre con frutti di stagione.
Quello che abbiamo notato, nei giorni in cui siamo stati ospiti, la cordialità, la cortesia e il servizio svolto in modo impeccabile.
La struttura è inserita nel verde, fra gli uliveti in zona tranquilla e a soli 10 km. da Otranto, ottimo per chi cerca serenità e nello stesso momento non può fare a meno del mare.
Le camere sono fornite tutte di riscaldamento autonomo, aria condizionata, tv, wifi, energia e acqua sanitaria (calda) sono prodotte dai pannelli fotovoltaici e solari dell'azienda che rispetta l'ambiente al 100%.
L'agriturismo produce anche una serie di prodotti  quali marmellate di Negroamaro, arancia amara, olio, conserve sott'olio, malvasia, ortaggi di stagione, saponi e cosmesi naturale.

Agriturismo Lu Schiau
Strada Statale Le Pietre
73020 - Serrano (Le)
Tel. 0836.586804 - Cel. 339.8237551


      
Ristorante Pizzeria "L's"        
A metà del Corso Margherita a Serrano di Carpignano (Le), troviamo il Ristorante Pizzeria "L's" specialità della cucina salentina e pizze cotte con il forno a legna.

Ristorante Pizzeria "L's"
Corso Margherita, 38
73020 - Serrano (Le)
Tel. +39 349 9087613
Chiuso al Martedì

DEMARENT - Per chi viene in aereo e/o in treno consigliamo il transfert
Servizi noleggio con conducente attivi 24 ore  su 24, festivi compresi, per soddisfare ogni vostra richiesta di  trasferimento:
Transfers da e per aeroporti, stazioni ferroviarie e porti di Puglia.
Transfers per cerimonie, manifestazioni ed eventi di ogni genere.
Transfers per meeting e congressi.
Servizio discoteche, concerti, sagre.
Trasporto presso ospedali e strutture sanitarie.

                 

    
         

Informazioni utili

Comune di Carpignano (Le)
Piazza Duca d'Aosta,1
73020 Carpignano
Tel. +39 0836580406

Nea Carpiniana e Infopoint La Casa del Turista
Via Maltesi c/o Casa del turista
Carpignano Salentino
Orari di apertura: 9:00 - 13:00, 16:00 - 20:00
Tel. +39 339 440 2579

Rete Turistica della Grecìa Salentina
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01/02/2018
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