Rocchetta Mattei a Grizzana Morandi - Natoconlavaligia

Ultimo aggiornamento 21/01/2019
Vai ai contenuti

Menu principale:

Arte & Cultura articoli

Nell'Appennino tosco-emiliano dove Giorgio Morandi dipinse tantissimi paesaggi c'è Rocchetta Mattei, un sito di interesse storico, culturale e architettonico, con una storia tutta da ascoltare. Di Giovanni Tavassi - ph © Sandro Bolognesi


La prima comparsa a Grizzana del pittore e incisore bolognese, Giorgio Morandi fu nel 1913 in seguito alla malattia di una delle sorelle, a cui il medico aveva consigliato un soggiorno in un luogo dove vi fosse dell' "aria buona". Di qui l'invito degli amici, signori Veggetti, a soggiornare presso la casa di villeggiatura a Grizzana, dove oggi è apposita una targa per ricordare le varie permanenze del Maestro, si trova di fronte a Casa Morandi, ora Museo Morandi a seguito donazione che fece sua sorella più giovane, Maria Teresa Morandi nel 1950 a favore del Comune di Grizzana. Dopo la guerra volle trasferirsi definitivamente a Grizzana e si fece costruire una casa simile alla prima, a cui era molto affezionato, sul terreno antistante dove era solito dipingere i Fienili del Campiaro.

Il Comune di Grizzana, in onore e memoria del grande artista bolognese, nel 1985 accostò al suo nome quello dell'artista diventando Grizzana Morandi.

Fienili, calanchi, campi primaverili e autunnali e mondo rurale sono i bei paesaggi che Giorgio Morandi ha impresso nelle sue opere.
In uno di questi paesaggi bellissimi dell'Appennino tosco-emiliano, fra colline e paesaggi che sono oggetto di arte pittorica e fotografica ancora oggi, si inserisce Rocchetta Mattei un piccolo Maniero con una grande storia.
Appartenuta al Conte Cesare Mattei che la fece edificare nel 1850 sulle rovine di un'altra antica costruzione la Rocca di Savignano del XIII sec., si dice appartenuta a Matilde di Canossa.
Nel 1859 si trasferì all'interno per seguire passo dopo passo le aggiunte e trasformazioni secondo il proprio gusto. La struttura fu modificata più volte per volere dello stesso Conte durante la sua vita (1809-1886). Rocchetta Mattei, terminati tutti i lavori, diventò un vero e proprio castelletto medioevale con al suo interno la corte, il buffone e la servitù alle dipendenze del Conte.
A prima vista il visitatore rimane confuso, quasi sconcertato dalla commistione dei vari stili, ma andando avanti nella visita del sito, si capisce che gli stili imposti dal Conte sono legati, volutamente, agli astri, all'alchimia e alla simbologia più varia. Mattei ha voluto personalizzare con un intreccio fra torri, scalinate, corridoi, stanze della pace, della meraviglia e dei novanta, camere private e segrete, un insieme di architetture che vanno dal gotico al medioevale moresco per arrivare al liberty. La maggior parte delle grandi decorazioni interne, ad occhio, sembrano essere di fattura pregiata ma avvicinandosi si scopre che sono fatte di materiale povero come il gesso, infatti, il Conte fece costruire una piccola fornace che all'epoca diede da lavorare a diverse famiglie, dove si producevano le formelle secondo il suo dettame ei suoi disegni.  Grandi e preziose decorazioni le troviamo nel cortile dei Leoni con le formelle di Alhambra di Granada e nella Grande Moschea di Cordoba, cappella che ospita il sarcofago con le spoglie del Conte Mattei.
La gran parte del materiale d'arredo non esiste più perchè la Rocchetta fu saccheggiata dai tedeschi, durante la seconda guerra mondiale, e la maggior parte del mobilio fu usato per accendere il fuoco.
Nella grande possessione intorno alla Rocchetta si dislocavano anche 12 villini per accogliere gli invitati che spesso venivano da lontano e rimanevano a lungo.

Rocchetta Mattei a Grizzana Morandi                                    Angela Palermo, guida di Rocchetta Mattei

 

Ma chi fu Cesare Mattei, un pò di storia...
Un personaggio eclettico e sicuramente dai mille misteri, molto facoltoso proveniente da una famiglia con proprietà fondiarie a Bologna, Budrio, Loiano e Comacchio.
Nel 1847 vennero offerti da parte di Cesare Mattei e suo fratello Giuseppe al papato di Pio IX i territori comacchiesi e la Fortezza di Magnavacca che consentì di contrastare gli austriaci. Questo gesto di magnanimità e generosità, fruttò ad entrambi i fratelli il conferimento del titolo di Conti.
Dal 1859 il Conte si dedicò interamente allo studio dell’Omeopatia e della Medicina e non si allontanò quasi mai dal suo castello. In Rocchetta Mattei, dallo studio delle teorie di Hahnemann, nacque la nuova scienza dell'Elettromiopatia. Il Conte custodiva gelosamente il segreto della preparazione delle essenze attraverso la carica dei fluidi, segreto che è rimasto anche dopo la sua morte.
Nel 1881, nonostante un percorso ostico e avverso da parte della medicina tradizionale (come  lo è stato ai nostri tempi per la medicina del prof. Di Bella), il Conte inizia la produzione in massa dei rimedi elettromeopatici esportandoli anche all’estero. Nacquero i depositi, oltre a quello centrale di Bologna divennero pian piano 26 in tutto il mondo.
Il Conte di animo buono curava, gratuitamente, le persone meno abbienti che a lui si rivolgevano.
Diseredò suo nipote, figlio di Giuseppe che stava dilapidando il patrimonio. Per fermare la foga del nipote, venne in suo aiuto il giovane Mario Venturoli  che in in seguito e per riconoscenza, nel 1888, lo adottò come figlio.
Il Conte all'età di 80 anni trovò la forza per avere un figlio naturale dalla governante giovane di Rocchetta Mattei, Maria Albina Bonaiuti detta Agrippina di 27 anni. Curioso all'interno della Rocchetta troviamo due riproduzioni una raffigurante il Conte Mattei e l'altra la Governante Agrippina.
Si dice che il Conte mangiasse una volta al giorno verso le ore 17 in compagnia di invitati dopodiché si rinchiudeva nelle sue stanze fra la sua medicina e i suoi segreti.
Dopo 30 anni di continue ossessioni che non lo facevano più allontanare, mori fra le mura del suo castello nel 1886. Altra curiosità, aveva già fatto preparare la stanza dei novanta per il suo novantesimo compleanno che non riuscì a festeggiare.
Sul sarcofago collocato nella Cappella della Rocchetta, il conte Cesare Mattei  decise che non ci dovesse essere nè il nome e cognome nè la data di nascita e di morte, volle congedarsi dalla vita in modo anonimo.


Le iscrizioni sulla sua tomba

Tratto dal testamento originale del Conte Mattei, queste sono le sue parole:
"Il mio castello nel quale sarà anche la mia tomba dovrà in perpetuo essere conservato come si trova al momento della mia morte. La mia tomba sarà custodita da Religiosi e secolari. I custodi saranno i Cappuccini di Porretta i quali dovranno celebrare la Messa letta ogni mese dell'anno e due Messe Solenni negli anniversari della mia nascita e della mia morte. Siccome poi la Divina Provvidenza volle che io fossi lo scopritore di quel grande benefizio che è l'elettromeopatia così di questo intendo di disporre con foglio segreto e separato".
Per concludere, Rocchetta Mattei è un sito che esprime sensazioni e sprigiona emotività nel visitarlo. Tutta la parte che è possibile visitare oggi  è grazie alla Fondazione Cassa in Risparmio di Bologna che l’ha acquistato nel 2005 e riaperto al pubblico nel 2015, e al Comune di Grizzana Morandi che lo gestisce con il patrocinio dell’Unione dei comuni dell’Appennino bolognese e della Città metropolitana di Bologna.
Oggi, tutti possono visitare la Rocchetta, un gioiello dal mix architettonico avvolto dal mistero, dalle sensazioni ed energie che racchiude al suo interno e ascoltare la straordinaria storia del Conte Mattei.
Mappa della località



Ufficio Stampa Unione Appennino Bolognese                                 Rocchetta Mattei di Emanuele Tumidei
         Ambientato nella Rocchetta Mattei e prodotto                                 in collaborazione con Archivio Museo            
                        da Run Multimedia                                             Cesare Mattei ONLUS Comitato storico Culturale
                                                                                                              Museo di storia ed elettromeopatia

   

La Redazione di Natoconlavaligia, ringrazia per l'accoglienza in Rocchetta Mattei: Il Comune di Grizzana Morandi - il Sindaco Graziella Leoni - la Fondazione Carisbo - la Biblioteca Comunale - il custode, Angelo e la guida, Angela Palermo.

  


Info
Rocchetta Mattei
SP62 Riola
Savignano, nel Comune di Grizzana Morandi
Tel. +39 051 6730311
Tel. +39 051 6730335
Tel. +39 3661433941
05/07/2018
Sito realizzato da Giovanni Tavassi
www.natoconlavaligia.info
Il sito utilizza musica gratuita d jamendo.com e Youtube
I video youtube nel sito sono inseriti nel formato embed
Il sito è stato realizzato da: Giovanni Tavassi
sito realizzato da Giovanni Tavassi
Importante: Molte delle immagini pubblicate sono tratte da internet ed in ragione del fatto che non compare a corredo delle stesse nessuna indicazione circa il copyright sono valutate di pubblico dominio.
Qualora il loro utilizzo violi i diritti d'autore, si provvederà immediatamente a rimuoverle previa segnalazione al seguente indirizzo: g.tavassi@natoconlavaligia.info
Torna ai contenuti | Torna al menu