Bressanone lo splendido capoluogo della Valle Isarco - Natoconlavaligia

Ultimo aggiornamento 30/12/2018
Vai ai contenuti

Menu principale:

Vacanze 2016

Bressanone lo splendido capoluogo della Valle Isarco. Di Tiziano Argazzi

Bressanone è una città affascinante ed aperta dove c’è sempre qualcosa da fare.
Terza città per importanza dell’Alto Adige (dopo Bolzano e Merano) è anche il capoluogo storico, artistico e culturale della Valle Isarco. Grazie alla sua posizione centrale tra vigneti e vette dolomitiche, è meta ideale per tutti: da chi cerca una vacanza attiva, all’insegna dello sport fino a quelli che la scelgono per i piaceri del gusto.
Ma la città ha alle spalle mille e passa anni di storia.
Camminando per il centro storico, sotto gli antichi portici e lungo le strade di impronta medievale si ha l’impressione di fare un balzo indietro di qualche secolo.
In alcuni punti il tempo pare fermo a cinquecento e passa anni fa e sembra quasi di sentire ancora le grida di mercanti e contadini intenti a vendere i loro prodotti.
Per rivivere le tappe più importanti della storia della città contrassegnata dalla presenza dei principi vescovi è meglio approfittare di uno dei tour storico teatrali della durata di 90 minuti circa.
Ogni sabato (partenza alle 16 davanti all’Ufficio Informazioni Turistiche al numero 9 di Viale Ratisbona) in compagnia di una guida si andrà alla scoperta dei luoghi più suggestivi del centro storico della città mescolando la storia con il teatro.
Infatti in alcuni punti della città dopo la spiegazione della guida compaiono per incanto attori ed attrici, in costumi dell’epoca, che mettono in scena esibizioni teatrali catapultando così lo spettatore in epoche passate, rivelando dettagli della vita quotidiana di un tempo.
Ad esempio nel tour “Sulle tracce dell’elefante”, nel passato di Bressanone tra Medioevo e Modernità, si fa la conoscenza dello scudiero Matthias che nel XII secolo era  a guardia della Porta del Sole e si ostinava a vietare l’accesso alla città ai forestieri, poi una trafelata Maria, serva del principe vescovo, racconta la rivolta contadina che culminò nella occupazione del Palazzo vescovile e la cacciata del principe vescovo,  ed ancora, nel sagrato del Duomo, uno degli allievi del mastro pittore Leonhard impegnati nella decorazione del chiostro, mostra vari bozzetti.
Il “viaggio” poi termina nel parco antistante l’hotel  Elephant dove si scopre che lì ha soggiornato anche l’imperatore Giuseppe II d’Austria in uno dei tanti viaggi fatti sotto falso nome, Conte di Falkenstein si faceva chiamare, così da poter studiare al meglio la vita dei suoi sudditi.

Bressanone e dintorni
I luoghi di interesse storico culturale sono tanti e trasformano la visita alla città in un viaggio tra arte, cultura ed architettura.
Si può cominciare con il Duomo in stile barocco con l’annesso chiostro, un monumento artistico di eccezionale importanza che custodisce affreschi dall’ultimo decennio del ‘300 al 1500 con pregiate opere della pittura murale tardo-gotica, degne di nota sono la rappresentazione dell’elefante (terza arcata) e l’adorazione dei Magi (tredicesima arcata).
La piazza davanti al Duomo è il cuore della città. Su di essa si affaccia anche il bel Municipio.
Da vedere anche il Palazzo vescovile.
Il cortile interno con le logge rinascimentali disposte su tre piani a sud e a nord e con le facciate barocche ad ovest e ad est, il portale in marmo ed il campaniletto della chiesa è sicuramente una delle più suggestive corti delle residenze dell'Alto Adige.
All’interno anche il Museo diocesano che in 70 sale custodisce preziose testimonianze del passato della città che vanno dalla pittura medievale, al tesoro del Duomo di Bressanone; dall’ala degli imperatori con le belle stufe in maiolica, alle porcellane viennesi, fino all'ala vescovile ed alla cappella palatina.
Il pianterreno ospita una ricca collezione di presepi provenienti da Bressanone, dal Tirolo, da Napoli e dalla Sicilia.

A pochi chilometri da Bressanone, in località Varna,  si trova l’Abbazia di Novacella, un capolavoro fondato 850 anni fa dai Canonici Agostiniani che ancora oggi lo gestiscono.
Una visita a questo luogo equivale ad una passeggiata attraverso varie epoche della storia dell’arte, dal romanico al rococò passando per gotico e barocco.
Interessanti la biblioteca che raccoglie oltre 20 mila dei 95 mila volumi  custoditi nell’Abbazia, la pinacoteca, il chiostro con le volte gotiche ed i pregevoli affreschi, il cortile interno con il pozzo delle meraviglie (otto e non sette in quanto la ottava è proprio l’abbazia di Novacella) e la chiesa ricolma di luce con 365 angioletti in marmo bianco che spuntano da ogni angolo.
Fra le tante attività dell’abbazia anche quella di produzione e vendita di eccellenti vini, soprattutto bianchi (750mila bottiglie annue) che possono essere acquistati o degustati nella cantina e nell’enoteca dell’Abbazia.

Da vedere anche il bel Castel Velturno www.schlossvelthurns.it nell’omonima località. Aperto da marzo a novembre (il biglietto costa 5 euro e la visita dura circa 50 minuti) è stato per lungo tempo la residenza estiva dei principi vescovi di Bressanone.
L’interno ha passato indenne vari secoli e si presenta ancora oggi in tutta la sua bellezza. Molte delle stanze al piano nobile sono ornate con legno cirmolo e soffitti a cassettoni. Belle le decorazioni che ornano le pareti.
L’assenza quasi assoluta di mobili lo rende ancora più interessante.
Molto belle la stanza del principe vescovo con le due porte, di pregevole fattura e chiavistelli a scatto perfettamente funzionanti, la prima delle quali porta nella sala e la seconda nella stanza da letto del principe vescovo.
È arrivata a noi pressoché  intatta anche la splendida stufa di maiolica dipinta in azzurro.

Il Sentiero delle castagne
Una chicca di Bressanone e dintorni è il “Sentiero delle Castagne” un percorso idilliaco di 64 chilometri che, attraverso castagneti secolari, boschi di latifoglie e prati dal verde intenso porta dall’Abbazia di Novacella fino a Castel Roncolo poco distante da Bolzano.
Nel periodo del Törggelen, da inizio ottobre fino all’inizio dell’Avvento, oppure per le Settimane delle castagne, da metà ottobre ai primi di novembre, il sentiero si anima in quanto sono tanti quelli che lo percorrono per andare di maso in maso per assaggiare il vino novello accompagnato dai piatti tipici autunnali, molti dei quali a base di castagna.
Il percorso però non è pensato solo per l’autunno, poichè la vegetazione è talmente varia da affascinare in qualsiasi stagione.
Lungo il percorso si incontrano diversi B&B e punti ristoro. Inoltre molti contadini vendono direttamente i loro prodotti.
L’idea è poi quella di trasformare il sentiero della castagna in un percorso turistico fruibile tutto l’anno.
Il primo atto: il suo prolungamento fino in Val Venosta.
Il secondo atto invece prevede l’organizzazione di eventi ed iniziative lungo l’intero tracciato da marzo a novembre.


Il Mercatino di Natale ed il sogno di Soliman2

Uno dei più importanti  punti di forza di Bressanone è il suo Mercatino di Natale. La romantica piazza Duomo gli offre una scenografia unica. 37 sono gli espositori che con le loro bancarelle decorate ed addobbate rendono ancora più magico il Natale.
Tanti i prodotti di artigianato esposti: presepi, articoli natalizi tirolesi, ceramiche fatte a mano, sculture in legno, sfere ed angioletti vetro.
Un giro per il mercatino è anche l’occasione per “rifarsi” il palato assaggiando una delle tante specialità gastronomiche a “chilometri zero” presenti fra cui la zuppa d’orzo, salsiccia, porchetta, canederli di speck con crauti o gulasch e patate al forno con un buon bicchiere di vin brulè o di tè bollente.
Diversi cori intonano melodie natalizie ed alcune carrozze trainate da cavalli completano la scenografia di uno dei mercatini più interessanti dell’Alto Adige.
Il Mercatino è aperto ogni giorno fino al 6 gennaio prossimo (ad eccezione del giorno di Natale che rimarrà chiuso) dalle 10 alle 19,30 nei giorni feriali e dalle 9,30 alle 19 nei festivi.
Ma un’altra chicca caratterizza, per il secondo anno,  il Natale di Bressanone. Infatti dopo il successo dell’anno scorso  ritorna, riveduto e corretto,  “Il sogno di Soliman2” della compagnia di artisti francesi “Spectaculaires – Allumeurs d’Images” che l’anno passato ha entusiasmato oltre 55 mila persone.  Lo show è un’esplosione di multimedialità di luci, colori e musica che ridà piena vita alle pareti del cortile interno del Palazzo Vescovile.
Lo spettacolo ad eccezione del 24 e 25 dicembre viene proposto ogni giorno fino all’8 gennaio alle 17,30, 18,30 e 19,30, venerdì e sabato anche 20,30 (ingresso 10 euro - 8 euro con la Brixen Card).
Lo show riporta lo spettatore nel mondo fantastico dell’elefante Soliman che si fermò a Bressanone nel 1551, durante un avventuroso viaggio da Lisbona a Genova e poi via terra a Vienna (dono del re del Portogallo al nipote Arciduca Massimiliano d’Austria): un viaggio di cui esistono numerose testimonianze e piccoli monumenti in Trentino Alto Adige e Austria.
A “‘ospitare” l’elefante furono le stalle della locanda che all’epoca si chiamava “Zum Hohen Feld” e che l’oste Andrèe Posch ribattezzò Am Hellephanten, locanda che via via venne abbellita ed ampliata fino a diventare l’odierno Hotel Elephant una casa storica di grande pregio di categoria “quattrostelle superior”.


Enogastronomia da 30 e lode
Mele, speck, vino, yogurt, castagne, pane sono solo alcuni dei prodotti tipici della Valle Isarco.
A cui a pieno titolo bisogna aggiungere il “Knödel” (cioè il canederlo) uno dei piatti più tradizionali dell’Alto Adige. A Bressanone poi il connubio fra culture ed ambienti diversi, fra città e montagna, ha creato piatti straordinari che aspettano solo di essere assaggiati. Nei dintorni della città ci sono poi una infinità di masi, chiamati Buschenschank, che propongono prelibatezze contadine e vini deliziosi. Fra questi si consiglia di provare il maso Griesserhof  a Varna. Gestito da Paul Huber assieme alla moglie Eva deliziano l’ospite con piatti a base di speck e formaggi, canederli, salsiccia con crauti e zuppa d’orzo. Da provare anche la cucina del maso Kircherhof  della famiglia Noflatscher alla periferia di Bressanone che propone piatti interessanti ed attenti al ciclo delle stagioni.

Dove dormire
Si consiglia proprio l’Hotel Elephant di Bressanone un “quattrostelle superior” di qualità insignito del titolo di “Albergo storico in Alto Adige” gestito da Elisabeth Heiss e suo figlio Michael Falk, che rappresentano la settima e ottava generazione della famiglia che dal 1773 è proprietaria della struttura.
L’hotel ha anche un ottimo ristorante gourmet gestito dal proprietario Michael assieme alla moglie Eleonora Corazza.
La cucina sotto la guida dello chef Mathias Bachmann è tipicamente tradizionale altoatesina con influssi mediterranei ed una grande attenzione ai più moderni valori nutrizionali.

Offerta di soggiorno
L’APT di Bressanone www.brixen.org propone il pacchetto “Magia natalizia a Bressanone” dal 17 al 27 dicembre, 7 notti con colazione da 172 euro a persona.
La proposta comprende sette pernottamenti con la mezza pensione, tutti i servizi della Brixen Card, una bibita calda al Mercatino di Natale ed uno spettacolo di luci e musica “Il sogno di Soliman2” nel cortile del Palazzo Vescovile (escluso il 24 e 25 dicembre).
Sono comunque previste altre offerte per gli ospiti che soggiornano almeno per  due o tre notti.

Info
17/12/2016 Lascia commento
Nessun commento

Torna ai contenuti | Torna al menu